1. Quello che vuoi da me. Pt. 4


    Data: 11/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Numero primo encore, Fonte: EroticiRacconti

    ... di riso, pesce ed alghe risalendo sul mio corpo e coprendo il petto, circondando i seni e posando gli ultimi due pezzi che potevo usare sopra i capezzoli. Alcuni pezzi avanzati rimasero nel vassoio, perché non sapevo più dove metterli. Ormai mancava poco all’ora in cui sarebbe arrivato Marco, e volevo essere assolutamente pronta. Trattenni il fiato mentre sollevavo le mani verso gli angoli dove speravo di trovare i cappi in cui infilare i polsi. Non potevo girare la testa perché avrei rischiato di rovinare la composizione, e non potevo strisciare con il dorso delle mani per non far cadere le corde e dover rifare tutto da capo. Le dita trovarono le corde, e muovendomi al rallentatore riuscii ad infilare le dita, facendomi strada senza tirare per non far stringere lo spazio che avevo calcolato appena sufficiente per entrare fino ai polsi ed intrappolarmi. Prima un polso e poi l’altro furono dentro, e con una piccola trazione mi ritrovai bloccata. Dovevo solo aspettare che Marco arrivasse. Sperare che non gli succedesse un qualsiasi intoppo tra dov’era e lì. E per fortuna non dovetti aspettare troppo per sentire il rumore della chiave nella serratura. Ero a corto di fiato, perché non riuscivo a sollevare abbastanza il petto per riempire i polmoni come avrei voluto.
    
    - Mi aspettavo qualche stranezza da te, ma questo…
    
    - Buon appetito!
    
    - Guarda che prima di mangiarti devo fotografarti.
    
    - Va bene, non posso oppormi molto
    
    - Puoi sorridere, se vuoi. Ma non ...
    ... muoverti.
    
    - Farò sempre quello che mi chiedi
    
    Mise la bottiglia in frigo, poi imbracciò la macchina fotografica e mi girò intorno per riprendermi da tutti gli angoli, prima di posare la macchina. Mi baciò la fronte, e notando la mia bocca socchiusa si chinò a mordermi dolcemente il labbro inferiore.
    
    - Ora ti mangio – calcó la voce su quel “ti” – e poi finalmente potrò fare alcune cose con te che abbiamo dovuto aspettare
    
    - Ora sono libera…
    
    - Ora puoi essere te stessa fino in fondo
    
    - Lo so. E sarò la tua schiava, finché mi vorrai
    
    Mangiò e imboccò me mentre mi raccontava la sua giornata. Io non smetttevo di guardare le sue mani eleganti impugnare che gesticolavano, gli occhi sorridenti che trasmettevano una grandissima energia, la voce che mi infondevano la calma di cui avevo un bisogno spasmodico, anche se dentro stavo ribollendo di desiderio. Volevo che mi prendesse, li su quel tavolo o in qualunque altro posto, ma il prima possibile. Ero quasi certa che la sera sarebbe finita con lui dentro di me, ma non volevo che si sentisse obbligato a farlo solo perché lo volevo io. Volevo che succedesse perché anche lui lo voleva.
    
    - Il dolce dopo, ok?
    
    - Come desidera il mio padrone, ovviamente
    
    Notò la vena ironica delle mie parole, e mi posò una mano sull’attaccatura della coscia, facendola scivolare le dita verso l’interno della gamba con un sorriso che non prometteva niente di buono.
    
    - Ragazza non fare la furba, adesso che non ho più il problema di non poterti ...
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