Quello che vuoi da me. Pt. 4
Data: 11/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Numero primo encore, Fonte: EroticiRacconti
... sulle labbra prima di continuare la sua discesa su un seno.
- Chiunque potrebbe vederti e pensare che sei disponibile, non credi?
Mi strinse il capezzolo, strizzando e allentando la presa in modo molto piacevole. Mi sporsi verso di lui sollevandomi sulla punta dei piedi
- Saresti geloso?
- Sarei preoccupato. Nelle foto non ti hanno già visto in tanti? Ma tu sei sempre e solo mia
- Non è la stessa cosa. Saresti geloso
Ammettilo, dai…
- Se vuoi ti dimostro che non lo sono
- Come?
- Facendoti vedere da qualcuno, ma con me presente.
- Mi faresti solo vedere così? O mi faresti mettere le mani addosso per cercare di dimostrare che pensi quello che dici?
- Magari potrei farti torturare da qualcuno con molto meno rispetto per te di quanto ne abbia io, che dici?
- Non lo faresti
- Non tentarmi, ragazza, a volte vorrei essere meno coinvolto. A volte esageri
Si allontanò da me e lo sentii aprire la finestra davanti a cui mi aveva appesa. L’aria che entrò non era freddissima ma immaginai i capezzoli contrarsi e indurirsi.
- Voglio vedere se avrai il coraggio di farti sentire. Non c’è molta gente in giro, ma se passasse qualcuno e sentisse sicuramente alzerebbe la testa e potrebbe vederti così. Dici che la cosa non ti preoccupa, provamelo
Riconobbi la cintura di prima arrivarmi sulla schiena. I colpi arrivarono lenti, cadenzati e come suo solito sempre più forti, ma non abbastanza per farmi gridare. I problemi iniziarono quando si mise a ...
... colpirmi due o tre volte sullo stesso punto, e a quel punto vinse lui. Iniziai a gemere sempre più rumorosamente a ogni colpo, in particolar modo quando qualche scudisciata faceva atterrare la cinghia sul seno, o ancora peggio sul capezzolo. Smisi di pensare, lasciandomi attraversare dal dolore senza oppormi ad esso. Poi i colpi cessarono, e mi trovai con le gambe piegate, tenuta in piedi dai polsi legati alla corda. Marco mi tolse la benda, e il suo sguardo passò da preoccupato a divertito in un battito di ciglia quando vide i miei occhi. Si chinò ad asciugare il pavimento ai miei piedi, e con un altro asciugamano salì dai miei piedi fino al mio inguine
- Perché sono bagnata?
- Dovresti dirmelo tu, non credi?
- No, seriamente. Con cosa mi hai bagnato?
- Io?
- Cioè vuoi dire che sono stata io?
- Ehm…sì
Avevo perso il controllo fino a quel punto?
- A parte il fatto che ti avranno sentito anche in qualche altra provincia, e per tua fortuna non ho visto passare nessuno, a un certo punto devi essere entrata come in una specie di trance…ti senti bene?
La schiena bruciava come l’inferno, polsi e braccia mi solevano, ma ero incredibilmente serena, la mente svuotata completamente, le gambe molli.
- Benissimo, a parte qualche comprensibile dolore qui e là. Ma vuoi dire che mi sono pisciata addosso?
Diedi un’occhiata allo scorcio di paese che vedevo dalla finestra e pensai al rischio di essere vista che avevo corso. Sciolse la corda che mi teneva e mi ...