Sotto il culo di Shana
Data: 11/08/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu
... rompere il cazzo, troia’ fu la sua risposta. ‘A te non è permesso chiedere nulla. La tua vita è nelle mie mani, e se deciderò di porvi termine schiacciandoti sotto il mio culo lo farò. Credi che non ne sarei capace?’ ‘Certo, padrona.’ ‘Bacia.’ Non so per quanto tempo continuai a baciare e a leccare lo splendido posteriore della dea, ma nel momento in cui avvertii il suono dei passi di Felisa che si avvicinava a me compresi che di lì a poco le riprese sarebbero terminate. Ancora intontita per la mancanza di ossigeno, il dolore al collo e il sapore del piacere di Shana che impregnava le mie labbra, quasi non mi resi conto che l’assistente della signora Soraya avesse già dato il segnale di stop, e d’istinto mi chinai in avanti, continuando a leccare il culo che si stava lentamente allontanando dalla mia faccia. Questo non dovette piacere alla bionda dea brasiliana, che con un preciso slancio della gamba destra, mi colpì in piena faccia con il suo tallone. ‘Ma sei sorda o stupida?’ tuonò la padrona, visibilmente infastidita. ‘Si è innamorata del tuo culo’ disse Felisa. ‘Be’, questo è normale. Sapessi quanto frignò quella vacca della mia precedente leccapiedi, quando le dissi di andarsi a ...
... cercare un’altra proprietaria. Proprio non voleva accettare il fatto che mi fossi stancata di lei.’ L’assistente sollevò la mia testa, appoggiandomi una mano sotto al mento. ‘Vatti a sciacquare la faccia’ disse. ‘Sì, padrona’ risposi. A quelle parole le due ragazze scoppiarono a ridere. ‘Ormai non capisce più niente’ disse Shana. ‘Le hai tolto il fiato per mezz’ora. Al suo cervello occorreranno diversi minuti, per carburare di nuovo’ rispose Felisa. ‘E comunque è una bella sensazione sentirsi chiamare padrona. Quasi quasi da qui in avanti le ordinerò di chiamarmi sempre così.’ Poi, voltandosi verso la porta e rivolgendo il proprio sedere verso la mia faccia, la ragazza disse ‘Che ne dici, schiavetta? Ti andrebbe di diventare la mia sguattera personale?’ Il mio corpo si mosse in automatico, e senza che me ne rendessi le mie labbra andarono a baciare ripetutamente il morbido culo dell’assistente della signora Soraya. ‘Che roba. Sei una vera sguattera’ disse Felisa, sorridendo. ‘Dai, ora datti una sistemata, che fra un’oretta si ricomincia.’ Mentre mi trascinavo verso il bagno, udii nuovamente la risata divertita delle due ragazze. Avevo appena trovato una nuova padrona alla quale obbedire.