1. Le preoccupazioni di mia madre 2


    Data: 10/08/2024, Categorie: Tabù Autore: sukh1122, Fonte: xHamster

    ... sue tette invidiando quelle della zia, la quale esitò, ma poi le tirò fuori anche lei per dire che quelle di mia madre erano più in su, non mancando però di rimproverarla per averlo fatto in mia presenza. Ma lei replicò secca: è ancora piccolo, non capisce niente di queste cose.
    
    Quella risposta di mia madre mi umiliò, ero internamente furibondo, finsi di non aver visto niente e uscii dalla camera. Da dietro sentii mia madre che rassicurava la zia: che ti dicevo, non capisce niente !
    
    Per tutto il resto della mattinata non successe altro; a tavola il fratello più grande lamentava una certa stanchezza per via del lavoro, mia madre disse che lei si stancava per la casa e per tutti noi molto di più, ma per fortuna riposava bene durante la notte e dormiva così profondamente da non sentire neppure le cannonate. Nel dire queste ultime parole rivolse lo sguardo verso di me. Feci finta di niente e tornai in camera; non riuscii a studiare un granchè con tutto quello che era successo negli ultimi giorni. La felicità e l'umiliazione, il peccato e la religione: non ci capivo più niente. Per orgoglio o per rabbia non avrei voluto coricarmi nel letto matrimoniale; ma quelle parole dette a tavola erano rivolte a me. Mia madre mi appariva un pò santa e un pò diavolo. Ma non potevo prolungare ancora quel dubbio.
    
    Decisi che quella sera dovevo prendere l'iniziativa; mi coricai al solito prima di lei e finsi di addormentarmi. Quando lei arrivò si ripetè la stessa scena: accese ...
    ... l'abatjour, si spogliò lentamente e interamente, indossò una camicia da notte abbottonata sul davanti e andò in bagno. I soliti rumori che conoscevo: la pipì, lo scarico, il rubinetto del bidé; tornò e si mise davanti allo specchio grande della toeletta, apì la sua camicia e si ammirò nella sua nudità, si lisciò le cosce dalle ginocchia alla fica, carezzò la sua peluria con delicatezza e più a lungo dell'altra volta; con l'altra mano carezzò i seni alternativamnete con movimenti circolari dal basso verso l'alto quasi volesse guardarli meglio dopo il confronto con quelli della zia; tra l'indice e il pollice strizzò i capezzoli che vidi inturgidirsi doppiamente, dal profilo posteriore e riflessi nello specchio. Era un piacere per i miei occhi e per il mio cazzo che stava scoppiando dentro i boxer.
    
    Entrò nel letto e avvicinando la sua testa sopra di me mi sussurrò: stai dormendo ? continuai nella mia finzione e non le risposi. Si girò sul lato destro e mi diede le spalle; aspettai solo pochi minuti che mi sembrarono un'eternità finchè non sentii il suo respiro farsi più lungo e regolare. Allora mi girai verso di lei e cominciai a carezzare le sue cosce da dietro le ginocchia su su fino ai glutei che carezzavo e stringevo, poi percorsi con le dita tutta la fessura del culo, mi fermai sul buchetto che esplorai delicatamente e che forzai poi leggermente. Allargai i suoi glutei e avvicinai il mio cazzo infuocato in quella tenera carne; allora cominciò a muoversi lentamente: fece scivolare ...
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