1. La prima volta con emma.


    Data: 09/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... posso divertirmi a spegnere la candela.
    
    Presi una specie di lungo calzascarpe e mi portai davanti a lei, in modo che il mio cazzo fosse vicino alla sua faccia. La presi per le tette e la tirai verso di me in modo che fosse in grado di prenderlo in bocca. Capì cosa avrei fatto, ma non avendo intuito come, me lo guardò con una certa apprensione. Le tolsi l’adesivo e le chiusi il naso, così dovette aprire la bocca per respirare. Lo presi in mano e lo spinsi dentro con attenzione; lei dovette spalancare la bocca perché è piuttosto grosso. D’altronde, lo aveva provato a letto. Volevo spingerlo oltre la gola, ma questo potevo farlo solo alla fine, quando venivo. Invece impugnai bene quella specie di mettiscarpe e lo usai come frustino, cominciando a frustarle le natiche.
    
    Sciaack! Sciaaaaack!
    
    - Sto cercando di spegnere la candela, – le spiegai. – Spero di farcela, altrimenti ti scotta.
    
    Lei aveva sobbalzato a entrambi i colpi, agitando la lingua per espellere il cazzo. Avrebbe voluto gridare, ma l’ingombro orale glielo impediva e quello era il bello.
    
    Ovviamente le colpivo le natiche perché lo volevo io, non perché sbagliassi la mira alla candela.
    
    Sciaaaack! Sciaacck! Sciaaaaackk!
    
    - Mhhh...! Mmmm! Hmmm!
    
    Sobbalzava come un’anguilla e muoveva la lingua come una pompinara tailandese. In breve mi portò alla polluzione e, poco prima di venirle in bocca, diedi un colpo secco alla candela e la spensi. Ebbe un conato e ne approfittai per infilare del tutto la canna ...
    ... oltre la gola. Venni a fiotti e subito dopo la lasciai a riprendere fiato. Ma visto che non sono uno stronzo, mi portai al culo e misi una mano alla figa. Presi il clitoride tra il police e l’indice piegati e la tenni così delicatamente. Dopo pochissimo tempo, iniziò a venire sbattendo il bacino come un cane in calore. Per completare l’opera, sempre tenendola per di là, avvicinai la bocca alle piegoline inferiori del culo, diedi un morso e una leccata con la saliva calda, sia a destra che a sinistra. Riprese a sbattere e dopo un po’ diminuì il ritmo. Attesi così che il suo orgasmo si placasse. Un’ultima slenguazzata la esaurì e allora la avvisai.
    
    - Ora ti sfilo il cero, perché da sola potresti non farcela. Ma ti piacerà, te lo assicuro.
    
    Sapevo come fare e armeggiai un poco, ma presto la liberai e gettai la candela nel cestino.
    
    - Vai in bagno a rinfrescarti, – le dissi slegandola. – Poi vieni qui che ti mostro una cosa.
    
    Saltò giù dal lettino e scattò in bagno sulle punte dei piedi. Le guardai il culo, non mi bastava mai.
    
    Quando uscì, avevo finito la sorpresa che volevo farle vedere.
    
    Le andai incontro e l’abbracciai, facendole sentire il mio calore.
    
    - Tutto bene? – Le chiesi.
    
    Annuì, incerta. Poi annuì più forte.
    
    - Sei sempre così focoso nelle tue sedute sadomaso? – Disse dopo un meditato silenzio.
    
    - No, – risposi. – Di solito sono più duro, ma solo quando il rapporto si consolida nel tempo.
    
    Mi appoggiò la testa al petto.
    
    - Volevo farti vedere ...
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