1. La prima volta con emma.


    Data: 09/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... avrei potuto sbagliare il cero. Al primo colpetto, lei ebbe un forte sussulto perché non se lo aspettava. Provò anche girare la testa per guardare cosa facevo, ma non riuscì a vedere. Ripetei i colpetti, sempre piano. Ogni volta sobbalzava sbattendo le gambe che restavano allargate. La scena era inebriante. Il culo allargato con il cero a dimora e io che lo colpivo... Sapevo cosa provava. Un centinaio di colpi così, leggeri ma continuativi, l’avrebbero fatta venire analmente senza freni.
    
    Ma smisi di proposito dopo una ventina di colpi per passare alla fase successiva.
    
    Le sbloccai il collare, le presi le caviglie e le tirai in avanti fino a metterla a sedere sul cero, in modo che se lo spingesse dentro piano. Si lamentò che in quella maniera si sfondava e allora le chiusi la bocca con un grosso adesivo.
    
    - Ora starai zitta. – Le dissi. – E se vuoi sospendere, devi scrollare la testa per dire no: fermerò tutto. Ma non corri rischi, credimi.
    
    Infatti sapevo che non era pericoloso. Avevo comperato quelle candele da una cereria della città, che avevano il pregio di ammorbidirsi subito col calore del corpo. Per esempio non potevi tenerla in mano. Per la cereria il prodotto era cannato, non andava bene, ma io ne feci scorta proprio per quello: nel culo andava benone, perché pian piano si adattava alla curva del sigma.
    
    Per la sottoposta l’impressione era di venire impalata, per il dominante c’era la goduria del suo corpo che si agitava facendo entrare di più il cero. ...
    ... Anzi, c’era un modo ancora più efficace per farla autosodomizzare. Andai a prendere le mollette da bucato e gliele piazzai con delicatezza ai capezzoli, alle grandi labbra e al clitoride. Subito non fa male, ma dopo un minuto diventa insopportabile e la vittima si contorce come un serpente incantato.
    
    Però devi smettere dopo qualche minuto e allora, in attesa che si autosodomizzasse, mi preparai per la terza performance.
    
    Quando mi parve che si fosse sodomizzata abbastanza col cero, la riportai orizzontale pancia sotto e la fissai nuovamente al lettino. Lei si era rilassata e cominciava a godere della profonda impalatura. Allora pesi un fiammifero e accesi lo stoppino alla base del cero che fuorusciva. La fiamma prese vigore presto e fece colare pian piano la cera lungo la candela fino a coprire il buco del culo prima e a la vulva poi. La cera bollente scottava, ma era più che sopportabile. Alle prime scottate Emma aveva contratto i glutei, poi aveva lasciato che la cera calda si consolidasse su altra cera. La lasciai così per un po’, accarezzandole le natiche facendo in modo che la cera a andasse a ricoprire bene le sue intimità. Forse si domandava cosa avessi per la testa, forse no. Ma le piaceva.
    
    Quando mi parve il momento giusto, lasciai la fiammella accesa, presi la cera che si era consolidata, gliela staccai con attenzione e andai a portarla in bagno. Poi tornai da lei.
    
    - Tutto bene? – Le domandai.
    
    Annuì frastornata.
    
    - Bene. – Commentai. – Allora adesso ...
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