Lavaggio vivace
Data: 30/07/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... smettila, che cosa vuoi fare?’ – le dissi io cercando di coprirmi.
‘Quello che hai fatto tu maialino, solamente che al momento sono io a eccitarmi’.
A quel punto iniziò a scattare, dal basso, dall’alto, da un lato, tutte le foto del mio cazzo, poi lanciò la macchina fotografica sul letto e fuggì prendendo al volo la pelliccia:
‘Ciao’ – gridò, intanto che scendeva giù per le scale.
‘Tanto lo so, che se lascerò fare a te domani saremo ancora qui a giocare. Ci vediamo stasera?’.
‘Non lo so, dipende da quante donne verranno a farsi sbattere’ – replicai.
‘Mettimi in lista, perché m’hai eccitato da morire e finché non m’avrai saziato non pensare di stare tranquillo’.
Io rimasi sul letto e cominciai ad accarezzarmi, perché la voglia di possederla e di giocare con lei era ancora fortissima, dato che non avrei resistito fino a sera. Era urgente che una mano risolvesse il problema in modo immediato, così scesi giù nella sala, presi il computer portatile e collegai la fotocamera, poi tornato sul letto lasciai scorrere le immagini che avevo appena scattato. La bellezza di Serena era prorompente, per il fatto che le morbide forme, il suo sorriso affascinante m’eccitava allo spasimo. Le mie foto invece erano poca cosa, se non la testimonianza e la traccia di quello che era capace di farmi provare una donna come lei. Il desiderio mi straziava la pelle e con la mano praticavo lunghe carezze al mio cazzo, che in pochi colpi sputò sul letto tutto il seme accumulato in ...
... una notte di riposo.
Io volevo che Serena fosse ancora qualcosa di speciale, però non soltanto per me, decisi di far pubblicare in rete le foto che avevo appena scattato, visto che c’era un sito dove tutti gli affezionati navigatori inviavano le foto particolari delle loro donne o dei loro uomini, dal momento che un settore era riservato alle foto più sconce e maggiormente spinte. Mi collegai alla presa del telefono e al provider della zona, feci una piccola scelta delle foto più belle e le inviai al sito, tenuto conto che tante volte m’aveva accolto come un osservatore attento e diligente delle bellezze mondiali. Io non sapevo quando le avrebbero pubblicate, mentre mi suggerivano di inserire qualche parola di commento. Io scrissi in inglese e poi in italiano una breve frase: ‘Serena, l’immagine della sensualità, tu m’hai rubato i pensieri’. Dopo spensi il computer e mi dedicai alle pulizie di casa, verso le tre del pomeriggio Serena bussò alla mia porta chiedendomi se avessi bisogno di qualcosa in paese:
‘Oh sì, grazie. Fai per piacere un salto in farmacia e prendi della vaselina. Poi passa dal macellaio e compra due bei grossi salsicciotti, mi raccomando e se t’avanza del tempo pure un gatto a nove code’.
‘Piantala, che stupido, io che ti sto in ugual modo a sentire’.
Fece il gesto d’allontanarsi, però io l’afferrai per un braccio tirandola dentro casa perché non le diedi neppure il tempo di reagire, visto che le incollai le mie labbra alle sue e feci scorrere la ...