1. Lavaggio vivace


    Data: 30/07/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo tutta quella ginnastica e le incredibili sorprese mi sentivo alquanto sfibrato e chiaramente spossato, così senza alcuna voglia di rivestirmi presi dal frigorifero un pezzo di formaggio e un bicchiere di latte tenuto conto che avrebbero costituito la mia cena, dopo portai il libro che faticosamente stavo leggendo nella stanza da letto e mi sdraiai dopo aver acceso il televisore. In quel momento proiettavano un programma scientifico con dei paesaggi magnifici con degli animali stupendi e la voce calorosa e vellutata della conduttrice mi misero immediatamente fuori giri, poiché dopo pochi minuti ero già nel mondo dei sogni, per il fatto che mi risvegliai presto con il televisore che continuava inflessibile e ostinato a brontolare in sottofondo. Durante la notte mi ero coperto fino al collo, perché la temperatura esterna doveva essere stata piuttosto fredda, accomodai il cuscino e pensai a quello strano condominio, dove tutti erano in vista e non se ne vergognavano.
    
    Le donne erano espansive, silenziose e spregiudicate, dal momento che tutti sembravano vivere con assoluta naturalezza e spontaneità questa situazione, rapidamente mi chiesi che cosa mi sarebbe ancora successo per essere un periodo di totale riposo, in quanto era cominciato in modo un po’ troppo turbolento e assai vivace. M’alzai e raggiunsi il gabinetto, alla fine decisi che un ricostituente bagno caldo avrebbe dato un buon inizio alla mia giornata. Successivamente aprii il rubinetto dell’acqua calda, ...
    ... così mentre attendevo che la vasca si riempisse ripresi in mano il libro e lessi qualche pagina, poi quando vidi che ormai la vasca era pronta ad accogliermi spruzzai del bagno schiuma con il getto dello spruzzatore produssi una bella montagna di bolle bianchissime, calandomi nel caldo tepore dell’acqua. Intanto che iniziavo a lavarmi sentii dei passi provenire dalla scala, possibile che mio fratello fosse arrivato senz’avvisarmi? Non feci in tempo ad alzarmi che la porta si socchiuse e Serena fece il suo ingresso in modo trionfale diramando:
    
    ‘Ho sentito che stavi facendo il bagno, cosicché ho pensato che ti servisse una mano per lavarti la schiena’ – esordì lei in modo quasi accogliente e materno. Lei aveva addosso una pelliccia che la copriva dal collo ai polpacci, mentre i piedi erano come il solito nudi:
    
    ‘Ciao Serena. Dimmi, come hai fatto a entrare?’.
    
    ‘Non ci vuole molto, sai’ – rispose con un’aria indifferente e neutrale.
    
    ‘Come tutti noi, anche tuo fratello lascia la chiave di scorta sotto lo zerbino, tanto nessuno ruba in questo condominio’ – dopo s’adagiò sul bordo della vasca, intanto che la schiuma le lambiva la pelliccia:
    
    ‘Allora, che cos’hai fatto alla povera Michela?’ – chiese con aria beffarda e canzonatoria punzecchiandomi.
    
    ‘Non so neppure chi sia’ – chiudendo rapidamente il discorso.
    
    ‘Immagino, che tu quando scopi lo fai e basta. Non fai di certo molti convenevoli né compi smancerie’.
    
    ‘Mi fai sentire un maniaco sessuale. Siete voi però a ...
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