Le lasagne al forno
Data: 29/07/2024,
Categorie:
Etero
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
... il mio ci penso io.
Quella grossa cappella arrossata che spinge, si fa strada e si fa largo, il corpo che preme, avanza, lentamente, un po’ alla volta, che è come sentirsi risucchiare, per lui, mentre per lei, non c’è dubbio alcuno che, quello, sia proprio sentirsi inculare.
Adesso sì che è impossibile tentare di fermarli, adesso che i commensali trascinano scarpette di pane nei resti del ragù e nell’aria aleggia ancora il ricordo di una donna che urla, lasciva e appassionata ma, visto che siamo in casa, si può tranquillamente dirla una splendida troia innamorata, che in questi momenti per giunta le piace, basta sentire come lo incita, dicendogli delle cose che sarebbe davvero impossibile ripetere ora, davanti all’armata dei quattro.
Puoi giusto guardare il forno e visualizzarci sopra le mani che si aggrappano forte, puoi ricordarti di quei colpi di carne che picchia contro la carne, di fianchi stretti in una morsa e bestemmie domenicali, di una cavalcata che si fa furiosa e sbatte in giro per la cucina, di mani che schiaffeggiano le natiche, lasciandoci sopra impronte di farina, puoi, infine, guardarti il vestito a fiori, nell’elegante posa di donna seduta a cui il culo fa ancora un po’ male eppure, le viene una gran voglia di ridere.
Per fermarli, in quel momento, ci sarebbe voluto altro, qualcosa che ha a che fare con lo smarrimento del tempo e un campanello che suona.
Il panico, nello sciogliersi da quell’incastro meraviglioso, con la paura che qualcuno ...
... abbia sentito le urla, ricordando che abiti al primo piano, dividersi i compiti in assoluto silenzio, mimandoseli a gesti, tu vai a farti la doccia che io vado a vedere chi è.
Tutto in pochi istanti, senza avere il tempo di reinventarsi il battito del cuore, tirarsi su i pantaloni, aprire la porta coi capelli appiccicati alla fronte e ritrovarseli davanti, tutti e quattro, armati di pasticceria mignon e domande di circostanza.
Lasciarli entrare, spingerli in salotto perché la cucina, proprio no, è assolutamente off limits in questo momento, stavo.. preparando e non voglio che guardiate, deve essere una sorpresa!
E così, mentre il suocero accende la tv per guardare l’anticipo di campionato, mentre sua madre la rimprovera con lo sguardo per essersi fatta trovare così in disordine, chiudersi la porta alle spalle e constatare che in quel disastro di sodomizzazione interrotta non c’è un cazzo di pranzo da servire.
L’impasto è diventato duro come un sasso e l’arrosto è ormai passato a miglior vita.
Calma, sangue freddo, capacità di improvvisazione, sistemare alla bell’e meglio, apparecchiare la tavola, andare poi in bagno che una doccia è assolutamente necessaria visto l’alone di sesso che si porta dietro.
Incrociare lui che esce dal box con quel bel cazzo che ancora pende fra le gambe, ricordare dove ce lo avevi fino a poco fa, scuotere via i pensieri e dargli istruzioni su cosa fare.
Filippo che riappare poi in salotto, lavato e profumato, dispensa baci e ...