1. Boy scout - 11


    Data: 17/07/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... sdraiato.
    
    Lui continuò a strusciarsi su di me finché non venne inondandomi la schiena del suo seme. Si mise a leccarla tutta. Quello era davvero carino. Quando ebbe finito mi slegò i polsi. Io presi velocemente dei pantaloni e scappai fuori dalla tenda senza neanche mettermeli. Federico sorrise alla scena. Sapevo che stava guardando. Sarà stato furente mentre Tommaso si strusciava ma quando me ne andai vidi il suo sorriso. Appena fuori me li misi e corsi nei boschi.
    
    Andai alla sua pietra, la pietra di Tommaso. La pietra che aveva utilizzato per dormire. Mi sedetti e aspettai, sapevo che sarebbe venuto. Dopo neanche due minuti eccolo che arrivava.
    
    «Che cazzo ti prende?»
    
    «Non faccio così l’anale! Voglio di più» dissi io senza guardarlo.
    
    Lui si fece più vicino. «Non capisco.»
    
    «Forse le povere ragazze che hai usato per i tuoi giochi sessuali possono anche gradire di essere trattate come oggetti, ma io no. Non te lo concedo.»
    
    «Scusa se ti ho ferito, non volevo» disse. Sembrava sincero.
    
    «Io voglio qualcosa di più romantico. Non voglio perdere la verginità in quel modo» dissi.
    
    Lui si avvicinò e si inginocchiò davanti a me. Mi prese le mani tra le sue e disse: «Troverò il momento giusto cucciolo.» Mi baciò le mani.
    
    Gli saltai addosso e lo baciai. Quello era il mio Tommaso, la persona che amavo. La notte ci avvolgeva completamente. Io adoravo la notte. Lui era il re della notte, la sua anima nera risplendeva nell’oscurità. Ci sdraiammo nel bosco. ...
    ... Eravamo soli. Solo io e lui. Io stavo sotto, lui sopra. Mi baciò mentre mi toccava l’addome. Sentiva i miei addominali sotto il tuo tocco leggero e provocatorio.
    
    Avevamo solo i pantaloni. Era eccitante. Le foglie mi graffiavano la schiena e ciò mi piaceva. Lui continuava a baciarmi forte. Nessuno avrebbe mai potuto fermarci. Eravamo una cosa sola. Una sua mano era tra i miei capelli. Me li scompigliava tutti ma lui poteva. L’altra analizzava i miei addominali. Le mie mani erano sulla sua schiena possente. Era muscolosa anche quella. Era davvero bello.
    
    Si staccò da me e mi guardò. Mi guardava con due occhi che illuminavano le tenebre. Fissava le mie pupille. Forse doveva dire qualcosa di importante o forse stava solo cercando di trovare le parole giuste. Non doveva tenermi sulle spine.
    
    «Devi dirmi qualcosa?» chiesi a bassa voce.
    
    «Bah dipende. Non vorrei fare la cosa sbagliata.»
    
    «Non la farai» dissi.
    
    Lui mi guardò ancora e ancora. Era immobile in quella posizione. Mi baciò nuovamente. La sua lingua giocava con la mia. Mi faceva sentire tutta la sua eccitazione, tutta la sua passione nei miei confronti. Era bello, assai bello. Mi baciava senza sosta.
    
    A un certo punto si staccò e mi prese il mento con una mano. Lo tenne fermo e intanto scrutava le mie pupille. Io scrutavo i suoi occhi neri.
    
    «Tu sei mio» disse.
    
    Non dissi niente e lo baciai io questa volta. La danza delle lingue ci unì ancora di più. Era tutto reale, era successo. Anche lui mi voleva come io ...
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