1. Boy scout - 11


    Data: 17/07/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... penombra il suo cazzo che si stava svegliando.
    
    Posai le labbra sulla stoffa dei boxer per sentire il suo membro mentre si induriva e si allungava. Lo baciavo per tutta l’asta. Quel gioiello era così vicino a me. Gli tolsi anche i boxer e rimase completamente nudo. Mi godevo quella visuale. Era bellissimo.
    
    Mi abbassai nuovamente e giocai con i suoi peli pubici con le dita. Erano morbidi e mi piacevano. Tommaso respirava affannosamente sapendo che quello che gli stavo facendo era di suo gradimento. Posai la mano sulle sue palle e le sentii dure e grosse. Gliele massaggiai e Tommaso gemette ancora più forte.
    
    Il suo membro era in erezione. Era bellissimo, lo volevo. Lo presi in mano e senza neanche massaggiarlo lo misi in bocca. Il suo sapore mi invase. Sapeva di maschio, di uomo. Tommaso gemeva e si contorceva sotto le mie pompate. Cercavo di prenderlo tutto, dalla punta fino alle palle. Non era cosa semplice data la sua misura, ma ce la feci. Gli solleticai la cappella con la lingua e in quei momenti tirava degli urletti molto, ma molto eccitanti. Mi eccitavo anche io.
    
    Il suo sapore, il suo essere uomo mi mandava in estasi. Il suo cazzo nella mia bocca mi riempiva di felicità. Era buono. Mi muovevo per farlo godere il più possibile. Sentii che delicatamente mise la sua mano tra i miei capelli e spinse leggermente verso il basso. Lo presi tutto in bocca. Anche se mi arrivava fino in gola era una bella sensazione. Dopo qualche minuto Tommaso non riusciva a stare ...
    ... fermo da quanto era eccitato. Sentivo che mancava poco.
    
    «Vienimi in bocca» dissi tenendo il suo cazzo in bocca.
    
    Con un urlo potente si svuotò nella mia bocca. Bevvi tutto senza neanche pensarci. Assaporai il suo liquido, lo adoravo, zuccherino e denso. Ripulii il suo membro che non accennava minimamente a tornare moscio. Era sempre dritto. Quando finii di pulirlo mi ritrassi e guardai la mia divinità sdraiata sotto di me tutta nuda.
    
    Lui si alzò e le nostre facce furono vicine.
    
    «Ora tocca a me farti godere» disse e detto ciò mi sollevò di peso e mi gettò letteralmente dove prima stava lui. Un cambio così repentino che non me ne resi quasi conto.
    
    Lui era sopra di me tutto nudo e bellissimo. Io ero sotto di lui ancora vestito ma con una grande erezione nelle mutande.
    
    Si chinò su di me e mi tolse il foulard. Mi levò la camicia e mi legò i polsi. Feci una smorfia quando toccò il polso destro. La ferita si faceva sentire. Una volta legati i polsi me li mise sopra alla testa e con il suo foulard li legò al suo zaino. Ero immobile, non potevo più muovere le braccia. Lui mi guardava dall’alto. Contemplava il mio corpo.
    
    «Come sei bello» disse e mi baciò il collo come avevo fatto io. Ogni tanto mordicchiava per farmi godere maggiormente. Tutto era così erotico e bello.
    
    Sorrisi e lui proseguì il suo viaggio alla scoperta del mio corpo. Salì su per le braccia fino ad arrivare alle mie mani legate. Avevo il suo petto sul mio volto e lo baciai, l’unica cosa che potessi ...
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