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Boy scout - 11
Data: 17/07/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69
Capitolo 11: Tu Sei Mio & Dubbi Eravamo tutti in tenda. Io ero al mio posto mano nella mano con Tommaso. Lui mi guardava, i suoi occhi neri erano di una bellezza indescrivibile. Mi innamoravo ogni volta di quegli occhi, della sua anima nera che tanto nera non era. Vicino a me sulla destra c’era Federico che guardava con indignazione l’intreccio della mia mano con quella di Tommaso. «Cosa ci proponi stasera Tommaso?» chiese Lorenzo ridendo. «Oggi voglio che facciate qualcosa di speciale per il vostro custode e viceversa. Tutti dovranno essere soddisfatti. Sono permessi tutti i pensieri di perversione» disse Tommaso guardando uno per uno. Tranne me. Chissà cosa aveva in mente. «Fuori è notte, il lavoro ci aspetta domani ma ora possiamo essere chi vogliamo quindi divertiamoci. Non facciamoci prendere dalla vergogna o dall’imbarazzo. Rendete questa serata speciale.» «Wow che grandi parole» disse Davide. Lui era abbastanza silenzioso ultimamente ma Lorenzo tirava fuori il suo lato perverso che incuriosiva un po’ tutti, fatta eccezione per Tommaso e me che eravamo una coppia. «Vedi che so essere romantico» disse Tommaso però guardando me e non Davide. «Lo so benissimo» dissi io cercando di essere gentile. Le tre coppie si formarono e tutto attorno a noi cadde. Vedevo solo una persona, solo un ragazzo: Tommaso. Ci accomodammo sul suo sacco a pelo perché era più lontano da Federico rispetto al mio. Non gli feci notare che questa cosa mi infastidiva ...
... leggermente. Gli misi le braccia attorno al collo e lo baciai. Il suo sapore mi riempiva la bocca. Sapeva di menta e cioccolato. Mi eccitava sentire quel sapore, il suo sapore nella mia bocca. «Chi inizia?» chiese Tommaso delicatamente. «Dato che deve essere speciale inizio io. So che hai una sorpresa per dopo.» «Non ti sfugge nulla» disse Tommaso sorridendo. «Dimmi cosa devo fare.» «Sdraiati» dissi e lui lo fece. Era sdraiato sul suo sacco a pelo e sembrava una divinità. L’unico problema erano i vestiti. Dovevo provvedere. Mi misi sopra al suo corpo e lo baciai. Un bacio tenero e gentile, non carnivoro o assetato. Scesi e baciai il suo collo. Lui portò la testa all’indietro e mi fece fare senza dire nulla. Adoravo quel momento, lui si abbandonava a me completamente. «Tu sei mio» dissi guardando il suo bel corpo. Gli slacciai la camicia bottone per bottone e gliela levai. Mi fiondai su un capezzolo e lo presi tra i denti. Lui gemette. Con una mano mi appoggiavo per tenermi sollevato e con l’altra percorrevo i suoi addominali. Li accarezzavo dolcemente come fossero dei fiori preziosi appena raccolti. Leccai i suoi addominali e passai la mano suoi pettorali. Il mio polso non era un problema, non faceva male. Dopo aver baciato e leccato tutto l’addome arrivai ai pantaloni. Slacciai il bottone e tirai giù la zip. Tommaso se li tolse senza il mio ordine, ma era esattamente quello che volevo. Era in mutande davanti a me. Quei boxer neri facevano intravedere nella ...