1. Flux: visioni di cambiamento


    Data: 08/07/2024, Categorie: Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... porta in legno. Chiusa. -Ah, beh…-, almeno non c’era qualche ingresso minaccioso stavolta. Bussò. -Entra.-, disse Anjali. Flux entrò.
    
    Si trovò davanti una stanza lussuosa e vastissima. In un angolo, una vasca idromassaggio pareva già pronta ad accoglierla. Un cameriere entrò posando su di un tavolino delle pietanze che la giovane aveva sempre amato. C’era di tutto. Le bibite erano anche meglio. Un’assortimento di vini e liquori da paura. E, dulcis in fundo, un letto a baldacchino con coperte di seta morbidissima. Flux mosse due esitanti passi. Sfiorò il letto. Era veramente morbido, il genere di letto degno del sonno di un re… o di una regina. Guardò le bibite. Vodka Nimroff, un Rum cubano che probabilmente costava migliaia di dollari al millilitro, vino etiope servito caldo, un Glenfiddich invecchiato dieci anni (il genere di liquore che si tiene sulla mensola per fare impressione più che per bere). E il resto… sigari cubani arrotolati a mano, sigarette, persino della ganja… -Io…-, quanto tempo era che non mangiava e non beveva. E lì, finalmente, poteva darci dentro. Si avvicinò ai piatti. Gamberoni black tiger alla griglia con masala… Sushi, tagli di ventresca bassa di tonno della miglior qualità. Roba che ormai doveva essere introvabile. Un Cheeseburgher perfetto, sotto tutti gli aspetti faceva bella mostra di sé. Arancini sicilliani che lei ricordava di avere provato solo una volta e di fretta per giunta… -Pancia mia fatti capanna…-, si disse. -Che maleducata…-, ...
    ... disse una voce. Flux si voltò. Era impossibile. Eppure lui era lì. Blade, il suo compagno, rivale, amante e avversario. Le sorrise. Era nudo, come lei. -Inizi a mangiare senza aspettarmi? E soprattutto senza salutarmi! Potrei offendermi, se non fossi così bella…-, disse. Flux sorrise. Già. Era stata proprio sciocca a pensare che Strange non le avesse mandato dei rinforzi di qualche genere. Il fatto che avesse inviato Blade aveva senso ma tutto il contesto ne era totalmente privo. Poi Flux guardò il giovane. Era eccitato, come lei. Il suo membro era rigido ed eretto e la nera ricordò come l’ultimo suo rapporto sessuale fosse stato. Si accorse di volerlo, di essere eccitata. -Beh? Stiamo qui a guardarci? Di solito ci scateniamo…-, disse Blade. Le sorrideva in modo impudente e idiota. Come al solito. Come lei aveva imparato ad amare. -&egrave stato Strange a mandarti qui?-, chiese. -Che importa? Hai visto che stanza? Nemmeno con Zhara avevamo un trattamento simile. Io ne approfitterei…-, si avvicinò. La nera sorrise. Si sfiorò appena tra le gambe. Era umida, rorida di desiderio. -In effetti…-, si fermò. Non sapeva perché. Blade le mise una mano sulla spalla, scendendo lungo il seno. Iniziò a giocherellare col capezzolo con estenuante lentezza. Flux sospirò. Era bello, quasi troppo. Blade la baciò, le rispose al bacio con trasporto appena accennato, C’era qualcosa che non le quadrava. -Andiamo… qui sto facendo tutto io, tesoro. Non va bene.-, disse Blade. Era vero… ma era tutto così ...
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