1. Flux: visioni di cambiamento


    Data: 08/07/2024, Categorie: Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... creduto neppure io.-, ammise la sacerdotessa. Poi la baciò. Flux si sorprese. Ma non era schifata. Il bacio fu un istante, brevissimo, le due metà di un’anima in due corpi diversi che si congiungevano nello spazio di un secondo. -Perché?-, chiese quando Anjali si fu staccata. -Perché no?-, chiese la giovane, -Sto per morire, ricordi? Non ti sembra giusto che mi prenda qualche soddisfazione? Dopo un migliaio d’anni da sola…-. -Ci provi?-, chiese Flux. Era esterrefatta. -Forse. Ma non é importante.-, sibilò la sacerdotessa. Una porta si aprì. Scale. Ancora. -Vai. La prima prova ti aspetta.-.
    
    Flux prese a camminare senza pensare. Avanzò verso la prima prova. E improvvisamente, sentì la sua tuta sciogliersi, lasciandola nuda. “Non é divertente.”, pensò. -Non deve esserlo. La tuta ti proteggerebbe e tu non devi poter barare. Ho tolto anche i tuoi poteri. Te li ridarò una volta finito-, disse Anjali. La nera sospirò e riprese ad avanzare. La porta che si ergeva davanti a lei aveva delle scritte strane. Improvvisamente, Flux capì di saperle leggere. -Il fuoco divora e crea. Lotta per il fuoco, diventa il fuoco, solo allora avrai il fuoco!-, lesse. La porta divenne un muro di fuoco, la giovane ne sentiva il calore vicinissimo. Si accorse di tremare. Era terrorizzata oltre ogni dire. -No… Non ho i miei poteri! Morirò!-, esclamò. -Tutti muoiono, Flux! Ogni giorno migliaia di anime migrano di corpo in corpo. Perché ti credi tanto diversa?-, chiese Anjali. -Perché non voglio ...
    ... morire!-, esclamò. -E per cosa? Per una vita destinata a stancarti?-, chiese l’indù. La mutante imprecò. -Modera il linguaggio, per favore. Questo é un posto sacro.-, disse. Il calore aumentò, facendosi tale da iniziare a farla sudare. E improvvisamente Flux si accorse che dietro di lei c’era un muro. In mattoni. Si girò, picchiando i pugni contro di esso. -No…-, sussurrò. Si sentì a un passo dal pianto. -&egrave tutto qui, Flux? Pensavo volessi vivere… La vita ti aspetta, oltre la morte.-, disse Anjali. -Dannazione!-, rabbia sorse dalla disperazione, poi il puro vuoto dell’assoluto nichilismo. Focalizzandosi su quella consapevolezza, Flux balzò nel fuoco.
    
    Lingue di fiamma sulla carne, nella carne. Fu terribile. Sentiva la pelle screpolarsi e bruciare. L’ossigeno strappato dai polmoni dal calore, la nera riuscì ancora a urlare una sfida al creato. -Non tornerò indietro! Non esiste, mi senti?! Non esiste che io torni indietro!-, gridò. Il fuoco improvvisamente si fermò. E Flux si accorse di essere in piedi. Nuda. Viva. E illesa. Si guardò le mani, le braccia, le gambe. Era viva. Il fuoco non le aveva fatto niente. -Hai superato la prima prova. Ma é la più facile.-, disse Anjali. “Se quello per te era facile…”, pensò lei. -E ora?-, chiese. -Dopo la vita, la morte. Ci aspetta tutti, Flux. Senza eccezioni.-, disse la sacerdotessa. -Che diavolo vuol dire?-, chiese. -Vai avanti.-, la esortò l’indù. La nera giunse a una sala circolare. Un uomo in nero, mantello nero con cappuccio a ...
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