Notte Magica
Data: 24/06/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti
... con le mani e china il capo per una poppata fantastica, coi capelli che mi carezzano l'addome. Ce l'ho di sasso, rischio d'implorare di smettere. Lo capisce, si rialza a cavallo sul mio stomaco: con la punta delle dita spinge nella piega tra le natiche il cazzo che ha ripreso a respirare, ma non a ragionare.
Sta pensando a qualcosa. La sostengo per i fianchi stretti giocando con i pollici attorno all'ombelico. “A cosa pensi?”
Si ribalta di lato e svuota sul materasso il nostro beuty case delle meraviglie. Sceglie tra i lubrificanti quello alla cannella e se lo spreme sul palmo. Mi guarda negli occhi mentre mi unge per bene. Il calore è forse solo immaginario, ma mi arroventa anche le palle.
Un bacetto in bocca e si rialza in ginocchio, a cosce divaricate davanti al mio viso, e l'ovetto sparisce inghiottito. L'effetto è immediato, le inarca gli alluci e la schiena. Mi si accoccola contro a cucchiaio.
L'abbraccio stretta, da dietro, bloccandole le braccia e baciandole la nuca, e la vibrazione mi spegne i cervello.
La camera è rischiarata dai lampioni in strada.
“Che ore sono?”
“Non so, è ancora buio.” Le ore della notte vagano leggere, non sono appesantite dal lavoro di milioni di persone.
“Fa caldo.”
In effetti la camera è caldissima. “Hai sete?”
“Grazie!”
Non ho nessuna voglia di trascinarmi fino al tavolino per prendere la bottiglietta dell'acqua, ma mi tocca.
È tiepida. Le va bene lo stesso, dice ed inclina indietro il capo senza ...
... aprire gli occhi. Okay, le do da bere! Solo due sorsi, le osservo incantato il collo mentre deglutisce.
“Basta, grazie... mi fai un altro piacere?”
“No, non scendo a comprarti le brioches!”
“No, la finestra... me la apri?, voglio vedere la neve.”
“Scordatelo, tu sei matta.” Premo ancora contro le labbra.
Spalanca gli occhi: “Ma come fai?”
“Non so, non è colpa mia, è questa notte che è magica.” Me lo succhia divertita e lascia che glielo spinga in gola. “Adesso apro. Copriti.”
Le getto addosso la trapunta e spalanco la finestra sul silenzio della notte.
Il cielo, nero come una lastra radiografica, è animato dalla nevicata leggera e calda ma il gelo entra in una folata giocosa ghiacciandomi il sudore addosso. Mi riscuoto dall'incanto e mi lancio sotto il piumone. È lotta dura tra lei che vuol fuggire dai miei piedi freddi ed io che voglio rubarle il calore.
Ci sbraniamo a vicenda sotto il piumone, le teste infossate fra le gambe, ma dopo quest'ultimo piacere rubato ci ritroviamo tremanti, ben stretti e coperti, a contemplare lo spettacolo ipnotico della nevicata.
Il risveglio è dolce. Alice mi risveglia così.
“Mi piace quando sei morbido.” Le strusciate di viso e seno contro i boxer sono lente come fusa. Mi mordicchia anche i coglioni, dicendo cose irripetibili. No, non penso che sia una puttana ninfomane: riesco solo a pensare che devo ficcarlo e che abbiamo tutto il tempo.
Ma poi è una corsa frenetica a lavarci e vestirci e scendiamo appena in ...