Notte Magica
Data: 24/06/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti
... sistema meglio, trascina il cuscino sotto il bacino ed io ce lo affondo in apnea, centimetro dopo centimetro fin contro i coglioni, reggendomi ai suoi fianchi.
Attendo tre secondi che le si sciolga la schiena e comincio a pomparla con pistonate sempre più lunghe e profonde. Mi libero di maglione e maglietta senza interrompere. Lei non riusce a coordinarsi per spogliarsi; artiglia il lenzuolo e sussulta sconnessa, mentre nella camera, caldissima, risuonano singhiozzi di gola e schiocchi di chiappe.
Sono ormai in trance da stupratore, l'afferro al collo e la piccono alla disperata per un tempo infinito incitato dalle sue suppliche, col cazzo sempre più congestionato, che non vuole saperne di venire. Mi blocco spaventato, la sto spaccando. Invece pompa lei, lentamente, ruotando il culo. La sostengo sotto intingendo le mani ed improvvisamente vengo con un ruggito.
Mi accascio sopra, svuotandomi a sussulti.
È una liberazione anche per Alice, che si scioglie maledicendomi. Ma solo per pochi secondi, perché la sento irrigidirsi. Sento l'orgasmo correrle dai piedi al collo e devastarla ad ondate e scosse, con più dolore di me, imprigionata da pantaloni e scarponi.
È abbandonata sulle coperte. Le scosto i capelli; il volto è sudato sfranto, gli occhi umidi. Le bacio delicatamente fronte e labbra. “Ti ho fatto male?” Abbassa le palpebre per chiedermi un altro bacio.
Si lascia spogliare: via gli scarponi, via pantaloni e maglione, bacio le natiche, poi i seni nudi. ...
... Lei apre appena gli occhi per osservarmi di sbieco mentre mi spoglio di fianco al letto. “Vieni.” Mi avvicino. Stende il braccio e me lo prende in mano, da sotto come per pesarlo.
Non resisto più. Chiedo permesso e piombo in bagno senza aspettare la risposta: si sta carezzando con le sue creme. “Ehi, bussa, che fretta c'hai!?”
“Devo pisciare, scoppio.” la scosto.
“Uffa, lascia fare.” Mi s'incolla al fianco, abbracciandomi in vita, e me lo sostiene lei. Io scoppio in una pisciata in pressione che mi fa tremare le gambe. Attende paziente, una mano che mi palpa coscia e natica ed i denti che mordicchiano il lobo dell'orecchio. Me lo scrolla pure. “Adesso non vorrai mica che te lo pulisca?” Ma s'inginocchia con la sua grazia da gattina e finge di prenderlo dolcemente in bocca.
Sono suo, può far quel che vuole. Mi fa sedere sul bidet e mi lava con acqua tiepida e carezze maledette. China su di me, me lo tira da paura ed insiste sui coglioni, mentre le succhio il seno.
“Bravo piccolo.”, chiude il rubinetto e si rialza carezzandomi i capelli. Si volta e si piega in avanti, contro il lavandino. Ho di fronte la figa lucida di crema e ci affondo il viso come un maiale nel trogolo. Grufolo e la tormento di succhiotti; m'interrompo solo per osservarle nello specchio il viso in estasi.
Mi ci vuole poco, la conosco troppo bene, le succhio il clitoride che la fa impazzire per sconvolgerla d'orgasmi.
Scosta dal viso i capelli sudati.
“Siamo dei bei porcelli noi, vero?”, ...