1. L’intesa 3


    Data: 24/05/2024, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... dell’amore, non una bocca che leccava un sesso; sentivo l’asta gonfiarsi di voglia mentre io giocavo a sentirla crescere, in mano e tra le labbra.
    
    Non era una fellatio quella che gli praticavo; era un modo per dirgli che amavo tutto di lui; era ricambiargli la devozione che la dedica del concerto aveva manifestato a me; era sentire il sapore della sua virilità mescolarsi alla mia femminilità espressa nella bocca; era amore nella sua essenza più pura; non c’era né possesso né violenza, ma dolcezza, partecipazione, complicità, fusione di anime; mi abbandonavo estasiata al piacere che quell’uomo riusciva a tirare fuori da me e a darmi in abbondanza.
    
    Mi stesi tra le sue gambe e catturai il sesso tra i seni; lo masturbai a lungo con le mammelle carnose e abbondanti; l’asta scivolava fino a toccare il mento; mi mossi perché mi finisse in bocca la cappella e riuscii a farmi prendere alla spagnola e a succhiarlo, insieme; il piacere mi avvolse completamente, dai seni alla bocca fino alla vagina che non smetteva di piangere umori di orgasmo; sognai di non prendere la pillola e di essere fertile, per rimanere incinta; ma dovevo aspettare i tempi utili.
    
    Loris mi obbligò a mettermi carponi sul letto, venne dietro di me e leccò a lungo, appassionatamente, il sesso tutto, dal coccige al pube, penetrando più volte con la lingua nell’ano; sperai quasi che decidesse di prendersi quella verginità che volevo fosse sua immediatamente; ma si sollevò in ginocchio e lo sentii sulla ...
    ... vagina; mi penetrò di colpo e urlai di gioia, d’amore, di felicità, quando la punta spinse con forza la cervice dell’utero; sentivo di appartenergli e ne ero felice.
    
    Non ricordo più quante volte facemmo l’amore, quella notte, sull’eccitazione del concerto che era un momento di apoteosi del nostro rapporto; riuscimmo a stento a dormire qualche ora e ci svegliammo in tempo per andare a pranzo; per fortuna era domenica e il concerto iniziava in serata; io invece, nel primo pomeriggio, dovetti montare in macchina e partire, ricacciando le lacrime che facevano groppo; dovevo pure prepararmi a lunghe separazioni ma anche a un amore indefettibile.
    
    Trovai la casa vuota, anche di molti mobili che l’avevano arredata; la mattina seguente, incaricai una ditta specializzata di portare via quanto rimaneva, per cancellare il passato; feci ritinteggiare, con colori pastello dolci e ariosi; feci arredare tutto con mobili nuovi, per avere, soprattutto, un letto nuovo e intonso dove volevo essere sverginata dal mio uomo; attesi per una lunghissima settimana che lui completasse il giro e tornasse a casa.
    
    Venne direttamente in ufficio e, scandalizzando tutti, mi avvolse nel bacio più dolce e lussurioso che mi avesse mai dato; cominciava in quel momento la nostra vita di coppia di fatto; gli consegnai la copia delle chiavi che avevo fatto fare per lui e gli chiesi di aspettarmi nella ‘nostra’ casa, dopo avere sbrigato le faccende più urgenti; mi precipitai, appena gli uffici chiusero, a casa e ...
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