L’intesa 3
Data: 24/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... una sola volta hanno dedicato un concerto; non ce n’è più per altre, dopo il ‘tuo’ concerto, anche se tu dovessi lasciarmi perché un altro principe azzurro avesse preso il mio posto; io non lo farò mai, per te, per noi, per nostro figlio che sarà l’approdo non solo per te, ma per noi; convincitene.”
“Ti amo, Loris; voglio vivere con te il più a lungo possibile; una serata come questa voglio raccontarla ai nostri nipoti; voglio un figlio da te, dovessi rimetterci le penne; voglio esserti vicino sempre, quando vinci e quando non ce la fai per stanchezza, per difficoltà, per vecchiaia; ricordati che non abbiamo consumato la nostra prima notte; sono ancora vergine; domani pomeriggio devo ripartire perché la mia vacanza è finita e tu ne hai ancora per almeno una settimana.
In questi giorni, cambierò tutto nella mia casa e, quando arriverai, sarà la ‘nostra’ casa, quella in cui ti darò la verginità che ti spetta e ti aspetta; lì faremo crescere nostro figlio e ti aspetteremo quando andrai in giro a raccogliere i trionfi che meriti; ci passeremo il nostro tempo e invecchieremo insieme; perché so per certo che sei l’uomo della mia vita, che voglio lunga, con te e con il figlio che ci unirà; adesso facciamo l’amore e celebriamo insieme il ‘nostro’ concerto.”
Facemmo l’amore alla grande, quella sera, proprio come una coppia innamorata che per un periodo breve si deve separare e non vorrebbe; ci spogliammo con furia, quasi strappandoci di dosso i preziosi abiti indossati per ...
... l’occasione; non eravamo completamente nudi che me lo tirai addosso sul letto, mi penetrai con foga, quasi con la violenza che tanto avevo maledetto in mio marito; ma questa era passione, paura della separazione, voglia di fonderci in uno.
Quando lo sentii tutto dentro di me, lo bloccai con le gambe sulla schiena e quasi lo costrinsi a restare dentro; ma Loris era impegnato a fondo a baciarmi tutta, a coccolare di dolcezze il viso tutto, centimetro per centimetro; ed io sentivo la libidine salirmi su dalla vagina ed espandersi in tutto il corpo; non frenai gli orgasmi che si rincorrevano in serie; lui invece si frenò più volte, per non perdere un attimo del piacere di sentirsi posseduto e di possedermi.
Il primo orgasmo, per lui, arrivò all’improvviso, contemporaneamente ad una mia esplosione che gli inondò il ventre; si adagiò su di me che intanto mi ricomponevo dopo le sconvolgenti contorsioni del corpo eccitato; cominciò la fase delle delicate carezze, della lussuriosa perlustrazione di tutto il corpo, quasi a riconoscerlo tattilmente; a mia volta, lo esplorai dalla testa ai capezzoli duri e infine al sesso barzotto; lo presi delicatamente in mano e mi abbassai col corpo a lambirlo con la lingua.
Raccoglievo le scorie della nostra passione, sperma ed umori vaginali insieme, gustandomi i sapori strani e meravigliosi; per un attimo, mi sorpresi a pensare al giudizio che avrebbe dato di me Manlio; gli risposi mentalmente che quello era l’amore che raccoglieva la linfa ...