L’intesa 3
Data: 24/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... me stessa, anche con quelle parti del corpo che non hai saputo conquistare, il mio compagno attuale; voglio andare a vivere con lui; presenta l’istanza di separazione consensuale e al ritorno sarò la tua ex, libera di viversi il nuovo rapporto; quando la legge lo consentirà, divorzieremo; posso solo augurarti di trovare, prima o poi, una donna che corrisponda ai tuoi desideri; io l’uomo dei sogni l’ho incontrato e voglio viverlo.”
“Sapevamo che sarebbe successo; avevo anche avuto sentore che avevi scelto e non a mio favore; posso solo alzarmi dal tavolo e lasciare il gioco a voi; spero che tu non stia commettendo un errore grossolano; anni di convivenza creano un’amicizia che non potrai mai negare e sono sincero se ti dico che vorrei la tua felicità; mentre sarai via, farò il trasloco delle mie cose e, al ritorno, avrai pieno possesso del tuo appartamento; se ti risposi, risparmiami l’invito; mi farebbe comunque male.”
Fu sufficiente un solo incontro nello studio di un avvocato divorzista, che mio marito aveva scelto, per decidere la separazione; nel giro di due giorni la sentenza era pronunciata e potei cominciare la vacanza già da donna libera; avvertii immediatamente Loris e gli comunicai che sarei partita il venerdì dopo pranzo per essere da lui nel tardo pomeriggio; gli chiesi scherzosamente se potevo presentarmi ufficialmente come la sua compagna; ‘futura moglie’ precisò lui; ne gioii.
Alla chiusura degli uffici a mezzogiorno, fui in un lampo nell’auto; ...
... mangiai al volo, in un’area di servizio, un panino, e nel tardo pomeriggio volavo tra le braccia del mio amore, in un intervallo che aveva fissato per le prove del concerto allo Sferisterio; fu una serata di incanto puro; andammo a cena in un ristorante del posto e bevemmo un po’ di stupendo verdicchio, quel che ci serviva per andare in albergo caricati al massimo di passione d’amore.
La mia voglia era di farmi sverginare analmente in quell’anomala luna di miele; avevo apposta comprato un lubrificante che il farmacista mi aveva indicato come ‘miracoloso’; ma Loris garbatamente mi rispose che quella cerimonia lui la prevedeva nella casa che avremmo abitato da coppia di fatto; aggiunse che, se ero d’accordo, pensava anche all’ipotesi di un figlio, che forse non era molto consigliabile per la mia età, ormai oltre i quaranta.
Ma lui non escludeva di sostituire un inutile certificato di matrimonio con una famiglia canonica, padre madre e figlio, che fosse cementata dall’amore e dalla volontà di vivere insieme tutta la vita, possibilmente; rimasi interdetta, poi dovetti appoggiarmi perché il cuore rischiava di scoppiarmi; non avevo mai pensato a quella possibilità ed ora che mi veniva prospettata ne sentivo l’enorme valore, assai più di un sacramento che una sentenza aveva ridotto a cartaccia.
Quella notte facemmo l’amore come se avessimo di nuovo diciotto anni, con la carica di ormoni delle passioni giovani ed esplosive; mi concessi a lui totalmente, ma lo desiderai anche, ...