Come salvare un matrimonio.... 1
Data: 16/05/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... riesco a darglielo, per cui...."
"Hai provato a sentire un medico, uno specialista?"
"Sì, non c'è niente di patologico; in effetti ho provato, anche, con una escort ed è andata alla grande. E' con lei che non mi riesce. Devi aiutarmi!"
"Innanzitutto devi parlarle, capire se anche lei vuole che le tendi una mano, e magari proporle una "cura" con un altro uomo, magari mentre tu guardi e partecipi."
"Perché non le parli tu? Potrei presentarti non solo come mio insegnante di liceo, ma anche come psicologo e credo che le tue competenze e i tuoi studi siano adatti anche in quel campo."
Rimasi perplesso, in effetti ero abilitato a svolgere quel tipo di lavoro, ma non l'avevo mai esercitato come terapeuta .
"Ok, ma ad un patto, tu le parli e cerchi di convincerla a conoscermi per iniziare questo tipo di percorso"
Sembrò risollevato da questo mio parlare, e promise che lo stesso giorno le avrebbe parlato.
Dopo pranzo ci salutammo con l'intesa che mi avrebbe aggiornato al più presto ed io raggiunsi a piedi la stazione della metro più vicina.
La sua telefonata arrivò il giorno successivo. In effetti il sabato mattina lo dedico al giardinaggio e lo squillo del telefono mi raggiunse mentre pulivo e innaffiavo i miei meravigliosi gerani.
"Ciao prof. disturbo?" chiese
"Ciao, non preoccuparti, novità?"
"Mia moglie vorrebbe conoscerti.... accetteresti un invito a casa nostra per un caffè oggi pomeriggio?" propose.
Un sorriso mi affiorò sulle labbra e ...
... non potei fare a meno di accettare.
"Ti aspettiamo, ciao"
Quel parlare al plurale mi fece pensare che la moglie avesse accettato l'aiuto del marito, ma mi sarebbe piaciuto sapere cosa le avesse detto.
Stavo a rimuginare, quando il telefono squillò di nuovo ed era di nuovo lui.
"Ora posso parlare, sono in strada" disse.
"Racconta brevemente" risposi.
"Credo che lei non aspettasse altro, voleva un aiuto e mi è sembrata molto contenta che la proposta le sia giunta da me.
Le ho detto di te, di come ci siamo incontrati, e ho mentito dicendo che anch'io mi ero rivolto a te.
Che per completare questo percorso volevi conoscerla e parlarle. Spero di aver fatto bene"
"Certo, hai agito proprio come volevo suggerirti, e son sicuro che presto ne veniamo fuori. A che ora posso venire a casa vostra?" chiesi.
"Ti aspettiamo dalle sedici in poi" concluse.
Mi preparai come per le grandi occasioni: grisaglia grigia in fresco lana, camicia celeste con polsi gemelli, cravatta blu di seta e pochette leggermente più chiara. Un leggero spruzzo di lavanda completò l'opera.
Mi fermai dal fioraio e presi un bouquet di roselline bianche e rosa con una sola rosa rossa al centro.
Arrivai puntuale, nonostante il traffico; citofonai e una voce femminile, all'apparecchio, chiese chi fosse.
"Sono Federico, l'amico di Massimo" risposi,
"Terzo piano, l'ascensore è in fondo alle scale" disse.
Raggiunsi il terzo piano e li trovai tutte e due sull'uscio.
"Vieni - ...