1. Come salvare un matrimonio.... 1


    Data: 16/05/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... menage? Se l'avessi fatto io, invece di essere egoista, forse avrei ancora una famiglia."
    
    "Vuoi dire che dovrei fare entrare un altro uomo nel nostro letto?"
    
    Pronunciai un sì deciso!
    
    Rimase un attimo a riflettere, poi:
    
    "Non reggerei alla gelosia; l'amo troppo e sono sicuro che non è questo che lei vorrebbe" rispose.
    
    "Riflettici su, analizza i suoi atteggiamenti, e anche se ti stanno stretti, mettiti per un attimo nei suoi panni".
    
    Lo vidi riflettere, ma non aggiunse altro.
    
    A tappe riuscimmo a raggiungere, la mattina dopo, la nostra città e prima di salutarci mi disse: "Come ti contatto?"
    
    Gli porsi il mio biglietto da visita.
    
    Presi il venerdì ed il sabato per riposare, il lunedì tornai al mio lavoro e il mio capo mi fece vedere subito un articolo che parlava di me, del lavoro presentato, elogiandolo, e mettendo in risalto l'eccellenza dell'equipe che aveva collaborato. La firma era ovviamente del mio ex alunno.
    
    Avrei potuto telefonare per ringraziarlo, ma dato quello che ci eravamo detto, non mi sembrò il caso.
    
    Passò tutta la settimana, e non si fece sentire: probabilmente non aveva gradito il mio consiglio; invece... il venerdì, mentre ero pronto per andare via dal lavoro, la portineria mi annunciò la visita di un giornalista.
    
    "Lo faccia salire" fu la mia risposta e andai ad accoglierlo in corridoio, quasi vicino all'ascensore.
    
    Ci stringemmo la mano e lo precedetti in ufficio.
    
    Non mi sedetti dietro la scrivania, ma ci accomodammo ...
    ... tutti e due sulle due sedie davanti ad essa.
    
    "Innanzitutto grazie per l'articolo, e poi ti devo far vedere questa" e tirai dalla borsa una vecchia fotografia.
    
    Era la foto di una scolaresca: io al centro con un'intera classe attorno e, tra i vari alunni, c'era anche lui Massimo.
    
    Gli brillavano gli occhi e fui felice di vederlo contento.
    
    "Allora ti sei ricordato di me?" disse rigirando tra le mani la foto.
    
    "Sono contento per la tua visita, e soprattutto... come va?" chiesi.
    
    Mi guardò negli occhi e aggiunse:
    
    "Ho bisogno di parlarti, ma non qua; quando puoi dedicarmi un po' di tempo?"
    
    "Per te, sempre, quando vuoi, mi libero subito, magari mangiamo qualcosa assieme" risposi.
    
    "Anche adesso?"
    
    "Ma certo!"
    
    Mi tese la mano, gliela strinsi ed egli:
    
    "Ho la macchina giù nel parcheggio; se vuoi andiamo con la mia, conosco un ristorantino e sei ospite mio".
    
    Assentii e, dopo aver preparato la mia borsa, ci avviammo all'ascensore.
    
    Il ristorante non era lontanissimo ci arrivammo in dieci minuti.
    
    Ci accomodammo ad un tavolo all'aperto, e ordinammo.
    
    Massimo era turbato, lo si leggeva negli occhi per cui
    
    "Dai... dimmi cosa, oggi, ti tormenta così tanto"
    
    "Devo fare qualcosa... non resisto più... la sto perdendo e non lo voglio... ovvero non lo vogliamo" rispose
    
    "Hai provato a fare ancora l'amore con lei?" chiesi
    
    "Sì, sono certo di non soddisfarla più, lo so che non le bastano i baci, le carezze e solo leccate di.... vuole altro, ed io non ...