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Situazioni erotiche – cap. 4
Data: 02/09/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... mani e lo portò tra le mammelle per una spagnola in modo che lui sborrasse in altro modo. Infatti il primo schizzo di sborra arrivò direttamente sul volto e il resto sulle mammelle. Dopo quella sborrata, Mauro si distese sul letto con la sua mano sulla figa che senza perdere tempo si spalmava la sborra sulle tette e non disdegnava di portare le dita anche in bocca per assaporare il sapore e l’odore. Lidia anche senza essere stata scopata si sentiva appagata di quel rapporto con il figlio di Silvana e le piaceva che lui si trastullasse con le dita tra le grandi labbra. Infine Mauro la abbracciò e la strinse a sé mormorando “Sei stupenda Lidia, sono il più felice di questo mondo” Lidia replicò “E’ stato bellissimo. Mi dispiace non essere riuscita ad aprirmi tanto da farmi scopare ma mi è piaciuto tantissimo. Non ci crederai ma fino ad ora non avevo mai sborrato così come mi hai fatto fare tu” Mauro si levò dal letto e andò in bagno. Ci eravamo dimenticati di Silvana che silenziosamente e discretamente aveva visto tutto. Appena Mauro chiuse la porta del bagno Silvana si avvicinò a Lidia ancora distesa sul letto matrimoniale e la bacò “Sei stata splendida. Hai ancora voglia di venire? Io ho sbrodato tanto; una volta sono venuta in piedi ma la seconda è stata con intensa che mi sono seduta sul pavimento e vi ho seguito comodamente. Quando lui stava per romperti ho spruzzato come una troia. Ora dammi un bacio che ho voglia di leccarti” Silvana si è allontanata per un attimo da Lidia per chiudere la pota della camera e poi si è distesa sull’amica facendo con lei un 69; voleva ricevere e dare la sua sbroda a Lidia. Mauro uscito dal bagno è andato in camera sua per riprendersi dall’avventura con l’amica della madre sempre sognata e mettersi a studiare. Le due donne hanno fatto sesso per più di un’ora e poi Lidia è tornata casa ripensando al cazzo di Mauro. La notte avrebbe voluto essere scopata fino a farla gridare a lungo.