1. "prove tecniche di "trasgressione" 4


    Data: 14/05/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... giornata e lei fu davvero contenta.
    
    Anche lei aveva fatto progressi; il suo bel collega era riuscito a tirarla nel suo ufficio e lei si era fatta spupazzare ben bene.
    
    "Bacia che è una favola - affermò - e poi...".
    
    "Dai, non farti tirare le parole dalla bocca con le tenaglie".
    
    "Gliel'ho preso in mano, ha un cazzo bello grosso, ma quello che mi ha fatto bagnare è la cappella violacea anch’essa tutta bagnata".
    
    "L'hai fatto sborrare?" chiesi curiosa ed eccitata.
    
    "No, il tempo era poco e voglio farlo cuocere ancora un altro poco"!
    
    "E Cesare? Glielo hai detto"?
    
    "Certo, si è fatto rosso in viso e si è aggiustato il suo affare nei pantaloni. Venerdì, di certo me lo chiavo davanti a lui., questo è poco, ma sicuro"!
    
    Non risposi subito, per cui lei proseguì:
    
    "Camilla ci sei?"
    
    "Sì certo, sei fantastica, speriamo che anche io riesca a fare qualcosa con Tullio".
    
    "Ci devi riuscire e venerdì sera tutti a casa mia"!
    
    Gennaro dalla cucina mi chiamò, avvertendomi che la cena era pronta e, quindi, salutai la mia amica, raggiungendo il mio uomo.
    
    Fece davvero tutto lui, dall'inizio alla fine, risciacquando anche i piatti e mettendoli nella lavastoviglie. Poi mi preparò il gelato, che affogò con il mio liquore preferito e con le due coppe tra le mani, io e lui ci trasferimmo in salotto.
    
    "Cosa ti ha detto Maria?" chiese una volta comodi in poltrona.
    
    Riferii tutto e lui mi sembrò molto coinvolto e, come per darmi una scossa, chiese arrossendo:
    
    "Lo ...
    ... chiami subito - riferendosi a Tullio - oppure vuoi aspettare ancora un po'?"
    
    Presi il cellulare, che sembrò scottarmi fra le dita.
    
    "Sei certo di quello che abbiamo in animo di fare? - chiesi con decisione - Dopo, non si torna più indietro" lo ammonii.
    
    Evidentemente non aveva dubbi, mi sorrise e, a mia volta, annuii con un cenno della testa.
    
    "Ok, ma dammi un suggerimento: fino a che punto vuoi che mi spinga?" chiesi quasi con tono di supplica.
    
    "Dagli un appuntamento dopo l'orario d'ufficio, così avremo più tempo per approfondire, che ne dici?"
    
    Il numero era rimasto in memoria e feci partire la telefonata, attivando, contemporaneamente, il viva voce. Dopo il terzo squillo:
    
    "Buona sera Camilla, come va?" chiese con una voce calda e sensuale.
    
    "Ciao, bene e a te?"
    
    "Aspettavo con ansia che mi chiamassi; non puoi immaginare la voglia, il desiderio che mi hai lasciato dentro".
    
    Avrei voluto rispondere "altrettanto", ma mi trattenni e lo lasciai parlare.
    
    "Dai, dimmi che domani ci rivediamo e farai di me l'uomo più felice della terra; credimi non ho fatto altro che pensare a te".
    
    "Tullio, ascoltami! Ho raccontato a mio marito del nostro incontro e di quello che ci siamo detti e, senza tanti preamboli, ti dico che tu mi piaci, sia fisicamente, che, da quel poco che ho potuto capire, come carattere. Però anche lui ha necessità di potersi fidare di te, deve conoscerti, perché non intendiamo fare incontri al buio. Per te va bene?..."
    
    "Certo che va ...
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