"prove tecniche di "trasgressione" 4
Data: 14/05/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... negli occhi.
"In che senso?" domandai a mia volta, di rimando.
"Sessualmente, intendevo dire".
"Mi ha sempre soddisfatto, se è questo che vuoi sapere, ma è da un po' che la complicità, che sempre ci ha accompagnato, sta avendo una evoluzione, per cui abbiamo deciso di ampliare i nostri orizzonti, ed era giusto che fossi io a cercare la persona che poteva fare al caso nostro. - e quasi a prendere le parti del mio uomo, continuai - Quando lo conoscerai potrai appurare di che pasta è fatto".
Dissi tutto d'un fiato, quasi a liberarmi di un peso che avevo sullo stomaco, e lui, dimostrandosi molto comprensivo, non continuò a chiedere altro. Oltretutto eravamo arrivati fuori alla tavola calda del giorno precedente e ci fermammo per salutarci. Mi abbracciò e baciò in viso come vecchi amici, solo che lui, prima di staccarsi da me, mi diede anche un bacio sul collo ed un piccolo morso al lobo dell'orecchio. Poi, in un sussurro, aggiunse:
"Stasera aspetto una tua telefonata. Ci conto!"
"Certo, ti chiamo...in ogni caso" lasciandolo nell'incertezza.
Mi avviai velocemente verso l'ufficio e, solo allora, mi resi conto che Gennaro ci aveva sorpassato e stava ad aspettare sul marciapiede di fronte.
Non gli feci alcun segno; lui comprese e mentre entravo nel portone, lui controllò che Tullio non mi avesse seguita.
Era questa l'intesa che era sempre esistita tra me e lui, bastava uno sguardo, un gesto per comunicare, senza scambiare una sola parola.
Salii di ...
... corsa le scale e subito chiamai mio marito al cellulare.
"Allora? Tutto bene? - chiesi - vieni su, dai... ti aspetto"
"No, mi avvio a casa, comunque sono molto soddisfatto di te, ti amo" mi disse.
Giorgia fece capolino sulla porta e, avendole fatto cenno di entrare, si accomodò, mentre finivo di parlare con Gennaro.
"Allora, tesoro, dai racconta, sto morendo di curiosità!"
Un po' per sommi capi, un po' con qualche dettaglio in più, le raccontai quello che era successo.
"E dai! Non avevo dubbi su di te... domani lo rivedi?" chiese.
"Debbo concordare con il mio amato consorte, ma credo di sì, sicuramente bisogna battere il ferro finché è caldo".
Sentivo dentro una strana sensazione di tranquillità.
L'ansia della mattina, era completamente scomparsa e non vedevo l'ora di giungere a casa ed aggiornare mio marito sui dettagli.
Feci una corsa fino al parcheggio e, salutato il custode, mi avviai.
Chissà cosa veramente avrà visto e percepito, ma conoscendo il suo intuito sicuramente avrò molto poco da riferire.
Ma le emozioni di quei momenti dovevo dirgliele e, in più, volevo conoscere le sue sensazioni; poi avevo un bisogno esagerato di stringermi un po' a lui, di farmi coccolare.
Parcheggiai ed entrai in casa con le mie chiavi, senza bussare, come faccio di solito.
Gennaro mi venne incontro e il suo sguardo intenso mi illuminò.
"Vieni, amor mio" e, presami per mano, mi portò in cucina.
Sul tavolo apparecchiato aveva messo diversi ...