1. "prove tecniche di "trasgressione" 4


    Data: 14/05/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... De Andrè "tra tutte le virtù, la più indecente". E, non per presunzione, so impiegarla in modo abbastanza soddisfacente e la voce si è diffusa velocemente.
    
    Questo ha distrutto il mio matrimonio, per lo meno credo. E tu, sei sposata?"
    
    Feci un profondo respiro e replicai:
    
    "Sì, felicemente e innamoratissimi l'uno dell'altro. Ovviamente ora ti chiederai che ci faccio qui, con te, e - bevuto un sorso d'acqua, che lui mi aveva versato nel bicchiere - abbiamo il desiderio di ravvivare un po' il nostro matrimonio".
    
    Mi lanciò uno sguardo interrogativo e poi aggiunse:
    
    "Un ménage a trois?"
    
    "In un certo senso" risposi, rossa in viso.
    
    "Ed il mio ruolo? Quello di tuo marito?"
    
    "Voglio dirti che sarebbe la prima volta. Ci è capitato un car-sex e la più forte esperienza è stata quando un uomo si è fermato a guardarci".
    
    "Quindi, dovrei guardarvi?" disse.
    
    Feci no con la testa e proseguii:
    
    "Vorrebbe esser lui a guardare te e me, mentre..."
    
    Ebbe un movimento di sollievo sulla sedia; si tranquillizzò e, ringalluzzito, si alzò e mi si venne a sedere accanto.
    
    Ebbi un attimo di paura, ma mi rassicurò lo sguardo di Gennaro riflesso, che stava seguendo la scena dal grande schermo dello specchio.
    
    "Sicuramente potrete contare su di me - e presa la mia mano, la fece scomparire sotto il tavolo, poggiandosela sulla patta - La sola cosa che desidero è assecondare questa vostra esperienza".
    
    Non è che avessi molta esperienza di uomini, ma quello che tenevo sotto ...
    ... la mano mi sembrò davvero un cazzo da porno divi. Strinsi le gambe, quando la sua mano vi si intrufolò, ma ormai aveva raggiunto l'orlo delle mie calze.
    
    "No, fermati - dissi senza tanta convinzione e ritraendo la mia mano - c'è gente!"
    
    Fu l'arrivo del cameriere a farlo desistere e, con tanta disinvoltura, si staccò da me e ritornò sulla sua sedia.
    
    Alzai gli occhi e rividi gli occhi eccitati di mio marito, occhi che conoscevo molto bene!
    
    Mi venne da sorridere, quando scorsi nel piatto quella bella e grossa salsiccia, che mi portò a fare un eccitante paragone.
    
    Continuava a guardarmi, mentre mangiava.
    
    "Ritorni in ufficio?" chiese.
    
    "Sì, ci dovrei esser già fra non più di un quarto d'ora. E tu?" risposi.
    
    "Avrei voglia di non rientrare al lavoro; sto vivendo un momento così bello che, per niente al mondo, vorrei perdere".
    
    Avrei detto volentieri sì, ma dovevo per forza parlare prima con Gennaro: questi erano i patti.
    
    "Non posso, dai; non corriamo, stasera ne parlo con mio marito".
    
    "Posso telefonarti?"
    
    "No, lo faccio io, magari stasera stessa" ribadii.
    
    Finimmo il pranzo con un buon caffè, poi lui si allontanò per andare a pagare ed ebbi modo di fare a mio marito il gesto dell'ok.
    
    Presi la borsa e insieme uscimmo dal ristorante.
    
    Per coinvolgerlo maggiormente, mi misi sotto il suo braccio e così percorremmo tutta la strada, fino al punto dove ci eravamo incontrati.
    
    "Che tipo è tuo marito?" chiese, strada facendo e fermandosi per guardarmi ...
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