1. La caduta di Serena - capitolo 8


    Data: 01/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: subbywife, Fonte: xHamster

    ... scopata, l’ho inviato anche sul tuo cellulare, casomai avesse qualche problema con la disciplina, in futuro…”
    
    “Benissimo signore. Vado.” Disse, passando nel negozio.
    
    Appena fu uscita, Marco si chinò davanti a Serena, la prese per i capelli, facendola inginocchiare.
    
    “Mi sembri sfinita, puttana… o ti devo chiamare persona…” chiese sorridendo.
    
    Serena era ben oltre la vergogna ormai. Che l’insultasse come voleva, che la degradasse pure… al momento desiderava solo una cosa… poi avrebbe avuto il tempo di pentirsene, ma adesso il suo corpo prima, e la mente poi, focalizzavano solo un bisogno…
    
    “Sono… quello che vuoi… posso…” chiedeva a occhi chiusi.
    
    “Sì? Puoi cosa, puttana?” la istigava Marco.
    
    “… bagno… andare in bagno… sola…” e strinse le palpebre chiedendolo… sapeva di umiliarsi, ma aveva necessità, doveva toccarsi, assolutamente…
    
    Il sorriso di Marco si allargò. “In bagno sola… e come mai, puttana?”
    
    Serena si morse il labbro. “Ho bisogno di fare pipì… e…”
    
    “Uhm… no no, se non sento la verità , non posso concederti così tanto, puttana…” disse lui, passandole il dito lungo il collo.
    
    Serena adesso lo guardava, disperata. “Per favore… ho solo bisogno… io…” tergiversava, ma quando quelle dita scesero lungo il seno, a prenderle il capezzolo, rinunciò ai giri di parole…
    
    “Ho bis-bisogno… di toc-carmi…” e lo disse con occhi lucidi. La resa era stata data.
    
    “Toccarti? Non mi sembra si dica così… riprova…” continuava incalzandola lui, ora avvicinando la ...
    ... bocca a quelle tettone così ben esposte…
    
    “Cazzo, ho…” un sospiro, mentre lui passava la lingua sul seno… “ho… bi-bisogno di… mast-masturbarmi!”
    
    Marco sospese il suo leccare.
    
    “No.” Disse semplicemente.
    
    “Perché… dio perché??? Ho fatto di tutto, di tutto!!!!” piangeva lei, senza curarsi che il suo disperarsi davanti a lui era per chiedere l’umiliazione totale… era giunta a chiedere il permesso di masturbarsi…
    
    “E’ già previsto come e quando godrai oggi… non sei libera di scegliere, puttana. Ma se hai tanta voglia di cazzo…” e lasciò la frase in sospeso, mentre la liberava dalle polsiere. Serena, ricadde a quattro zampe, mentre Marco prendeva una sedia e si accomodava davanti a lei.
    
    Serena alzò il capo, e vide come lui teneva le gambe divaricate, le braccia incrociate sul petto.
    
    “Su, puttana. Tiramelo fuori.” Ordinò Marco, con assoluta calma.
    
    Lei scosse il capo, in un “no” che sapeva di avvilimento… eppure si mosse, facendo strisciare il guinzaglio sul pavimento. Le mani le tremavano, mentre slacciava il bottone dei pantaloni… poi fu la volta della zip…
    
    Ed ora esitava… il fiato corto. Un’agitazione la scombussolava… non voleva servirlo, ne detestava l’idea, e quello concorreva a renderla così elettrica. Ma c’era poi l’altra parte… l’avevano portata così al limite che solo l’idea di cazzo la rendeva disposta a tutto…
    
    Alzò gli occhi… l’espressione di Marco era di chi non avrebbe atteso oltre. Lentamente, scostò il bordo delle mutande… E lo prese in mano, ...
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