1. La caduta di Serena - capitolo 8


    Data: 01/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: subbywife, Fonte: xHamster

    Capitolo 8.
    
    Serena rimaneva impalata, fremente, rendendosi conto di essere eccitata allo spasimo e, purtroppo, di esserlo davanti a Paola… non voleva assolutamente concederle di vederla ancora implorare, ma le stimolazioni continue la stavano trascinando oltre ogni sopportazione…
    
    Pur non volendo, pur rifiutando l’idea del bisogno dell’orgasmo, si spostò in avanti di pochissimo, pronta a impalarsi nuovamente…
    
    “No, gran signora, immobile adesso.” Le ordinò Paola, occhi che scintillavano. Ed era ovvio… aveva al guinzaglio la sua preda, nuda, angosciata dal piacere mancato e dal fatto che doveva sottostare ai suoi ordini… Naturale che fosse al settimo, anche se si sentiva a sua volta incendiare tra le cosce… ma per lei, l’attendere era una delizia… presto sarebbe giunto il momento della ricompensa, e si sarebbe sfogata per bene. Intanto si crogiolava guardando la donna davanti a lei, esasperata da quell’ultima imposizione, lo stare immobile…
    
    Serena, con mezza asta dentro, la guardò implorante. La furia era già svanita, cancellata dal bisogno di scorrere avanti e indietro…
    
    “Non… posso…io…” singhiozzava disperata.
    
    “Oh! Le è tornata la voce!” sogghignò Paola “Devi sforzarti, gran signora… sai qual è il problema? Ne hai troppo dentro…” e detto questo, tirò la catena, riportandola ad avere solo mezzo centimetro dentro di lei.
    
    Serena piangeva apertamente ora, pur tirando facendo forza sulle ginocchia per ritrovare l’intera penetrazione.
    
    “Sei… sadica!!” ...
    ... esplose, rinunciando al tirare e ricadendo sui gomiti, faccia a terra. Si sentiva sfinita, pur con l’eccitazione a livelli incredibili.
    
    “Sadica? Per così poco, gran signora? Guarda che so essere molto peggio…” e lo disse mentre staccava il dildo dal muro e lo riattaccava al pavimento, davanti al viso della donna. Usò ancora il guinzaglio per imporle di alzare la testa.
    
    Serena aveva gli occhi stravolti, ancor di più ora che si ritrovava il cazzo finto davanti al suo viso, inequivocabilmente pronto per un altro tipo di servizio…
    
    “Su, gran signora. Marco lo vuole lucido. Cinque minuti di riposo alla tua bella fighettina… non vogliamo che tu goda fuori programma eh, quindi, lavori il tuo amichetto di bocca. E lo voglio lucido fino in fondo. Non vorremmo fare arrabbiare Marco…” E si posizionò ritta, avendo cura che il dildo fosse tra i suoi piedi divaricati. L’effetto era quello voluto… Paola se la godeva un mondo a vederla alzare la testa, così prostrata davanti a lei, così indicibilmente sottomessa…
    
    “Paola… che senso ha farmi tutto questo… non hai un briciolo di…” stava dicendo Serena.
    
    “No, non ce l’ho.” Tagliò corto la donna “e se fossi in te, non mi perderei in chiacchiere. Marco passerà di sicuro a controllare.”
    
    “Non posso… per favore.” Implorò ancora Serena.
    
    “Succhia. Ora.” L’espressione di Paola rasentava la pura cattiveria adesso, e Serena seppe che non c’era spazio per qualche forma di pietà… Un ultimo sguardo al dildo… vi si avvicinò piano… la bocca vicino ...
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