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CARRELLATA
Data: 06/05/2024, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... faccio più giocare con le mie mammelle. Ogni volta che tenta di afferrarle mi sottraggo. Ai tentativi di afferrarmi le zizze vi aggiunge anche palpeggiamenti al mio culo accompagnati ogni volta da pesanti allusioni sul mio corpo. Del tipo o ecc. Non so più come evitarlo. Mi dico che con l’avanzare dell’età si sarebbe calmato; che avrebbe trovato una ragazza che gli piace; che mi avrebbe lasciata in pace. Così non è. Ricordo quel giorno che accadde come se fosse oggi. è il suo compleanno. Tuo padre è già uscito e tu sei andata a scuola. Sto in cucina a preparare la colazione quando mi sento abbracciare. Giro la testa e vedo il viso sorridente di tuo fratello. Mi aspetto una strizzata alle mammelle che puntualmente arriva. ‘Buongiorno mamma.’ ‘Buongiorno amore. Buon compleanno.’ ‘Per essere un buon compleanno ci vorrebbe un bacio ed un regalo.’ ‘Il bacio te lo do subito se mi lasci girare. In quanto al regalo dimmi cosa desideri ed andremo insieme a comprarlo.’ Riesco a liberare le mie tette dalla presa delle sue mani e mi giro. Mi accorgo che è nudo ed ha il cazzo in tiro. ‘Ma’! Cosa è questa novità? Perché sei nudo?’ Non mi risponde. Mi mette le mani sotto le ascelle; mi solleva e mi appoggia con il culo sul top della cucina. Una sua mano è fra le mie cosce; me le fa allargare. Afferra le mie mutande e le tira via strappandole. Poi si posiziona fra le mie gambe aperte e sento il suo cazzo entrare in contatto con la mia figa. Il tutto ...
... avviene senza che io riesca a reagire. è tanto lo sconcerto che non ho la forza di ribellarmi. Sento la sua voce. ‘Mamma il regalo non c’è bisogno di andare a comprarlo. è da quando sei nata che lo hai sempre avuto con te. è giunto il momento di darmelo.’ Una spinta ed il suo cazzo si apre la strada verso l’interno del mio ventre. Solamente quando lo sento scivolare dentro la mia pancia che mi rendo conto di quello che sta accadendo. Mio figlio mi sta possedendo. Grido con quanto fiato ho in corpo. Urlo. Nessuno può sentirmi perché abitiamo in una casa che è fuori dal centro abitato ed ha mura spesse come bastioni di un castello. ‘Sei impazzito. Sono tua madre. Fermati. Torna in te.’ Ed intanto gli do pugni sulla testa e sul torace; lo schiaffeggio. Ma lui non si ferma. Continua a spingere. Si ferma solamente quando il suo cazzo è interamente affondato nella mia pancia. Guardo in basso e vedo che i nostri due pubi sono perfettamente aderenti. La foresta di peli che nasconde la mia figa è intrecciata con la foresta di peli che fa da corona al suo cazzo. Sento il glande appoggiato contro il mio utero. Alzo gli occhi e lo guardo. ‘Sai cosa hai fatto? Cosa stai facendo?’ ‘Sì mamma. Mi sono preso il regalo che in questi anni hai tenuto in serbo per me. Ti sto chiavando. è una cosa che ho sempre desiderato fare fin da quando ero un ragazzino. Ho sempre bramato accoppiarmi con te. Sapessi quante seghe mi sono fatto pensando a te.’ ‘Ma sono ...