Antonietta
Data: 02/05/2024,
Categorie:
Tabù
Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster
... alle poppe e le rileccò a lungo. Poi fu la volta della pancia, dell'ombelico, del pube. Baciò la peluria e il monte di venere. La rovesciò sul divano e le fece spalancare le gambe. La sua fighetta era umida e qualche gocciolina di umore ne imperlava le labbra carnose e piene. Quando lui gliele leccò delicatamente lei lanciò un urletto di piacere. Passò la lingua sul contorno delle labbra che a poco a poco si dischiusero rilasciando un odore delizioso. Quando le leccò il piccolo clitoride la sentì fremere e quando lo strinse tra le labbra lei spinse il pube verso di lui. Glielo succhiò a lungo fin quasi a farla venire, poi le lappò tutta la figa a lingua piatta raccogliendo i suoi umori. Penetrò con la lingua dentro di lei a leccare l'interno fradicio. Quando sentì che stava nuovamente per farla godere la fece inginocchiare sul divano, col culetto ben proteso verso l'alto.
Stette un bel pò’ ad ammirare quella meraviglia della natura, poi le divaricò le gambe per osservare l'interno delle chiappette ed il buchetto del culo. Inginocchiatosi a terra dietro di lei cominciò un lungo lavoro di lingua partendo dal retro delle cosce per poi risalire fino ai glutei. Quando l'ebbe insalivata per bene affondò il viso tra le natiche e leccò il solco posteriore, l'interno delle chiappe e, finalmente, il delizioso buchetto del culo. Piccolo, liscio e rosato, glielo lavorò a lungo con la punta della lingua. Dopo un tempo interminabile con la faccia affondate tra quelle due meravigliose ...
... chiappette, leccando e lappando come un forsennato mentre lei, con il viso affondato tra i cuscini del divano e il culo per aria, si lasciava fare silenziosamente tutto quello che il padre voleva, l'uomo, senza togliersi da quella posizione, cominciò a spogliarsi.
Quando fu completamente nudo fece rialzare la figlia e la fece mettere seduta. Piazzato in piedi davanti a lei, le offrì la vista della sua terribile asta che, dura come una mazza da baseball, puntava minacciosa verso l'alto. Non era certo il primo cazzo che Antonietta vedeva, ma una bestia del genere non le era mai capitata.
Grossa come un suo avambraccio e lunga altrettanto, era diritta e nodosa, con la testa rossa che faceva capolino dal suo cappuccio naturale.
Dio quanto è grosso! - le scappò detto.
Non temere - le fece lui – non ti farò del male.
Guardando la borsa dei testicoli, grossa quanto una bisaccia, Antonietta capì la ragione delle gigantesche macchie sulle lenzuola.
Se ti fa paura lo metto via - disse lui, seppure a malincuore, vedendo lo sguardo preoccupato della figlia.
No, babbo, non mi fa paura.
Allora se lo fece lisciare e si fece tastare le palle. Erano grosse come uova. Quando le diede la testa del cazzo da ciucciare lei se la imboccò e gliela lavorò con le labbra e con la lingua, passando bene i contorni e soffermandosi sui punti che sentiva essere più sensibili.
Passaci sopra la lingua, brava, lappala tutta a lingua piatta, poi passa anche sotto i bordi. Guarda come ...