1. Antonietta


    Data: 02/05/2024, Categorie: Tabù Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    Antonietta
    
    Antonietta era una bella ragazza di ventuno anni che dopo la morte della madre, avvenuta quando lei aveva poco più di tre anni, era stata cresciuta dal padre, un operaio che da quando aveva perso il posto di lavoro si era messo a bere smodatamente nel vano tentativo di dimenticare i propri guai.
    
    L'uomo voleva bene alla propria figlia, ma quando aveva bevuto diventava manesco e, ottenebrato dai fumi dell'alcool, certe volte pretendeva che lei gli facesse da moglie.
    
    Bruna, alta, con le forme piene, un gran seno e un culo che faceva voltare ammirati gli uomini per strada, Antonietta era spesso costretta a subire le attenzioni di suo padre.
    
    Bisogna dire che l'uomo non spingeva mai le proprie avances oltre qualche fugace toccatina: al massimo le infilava una mano nella scollatura del vestito per palpare il suo seno rigoglioso o sotto la gonna per carezzarle le cosce o il sedere. Solo un paio di volte si era azzardato ad insinuarsi nelle sue mutandine, e quando i suoi ditoni callosi erano venuti a contatto con la carne giovane e fresca della fighetta di sua figlia l'uomo si era talmente eccitato che era quasi venuto nei calzoni.
    
    Tutto sommato era ancora abbastanza giovane anche lui e la notte, quando si ritrovava da solo in quello che era stato il suo letto nuziale, sentiva come una ferita lancinante la mancanza di una donna al suo fianco ed era costretto a sfogarsi come poteva. Se aveva qualche soldo si pagava una puttana, altrimenti si masturbava e ...
    ... beveva fino a stordirsi, e solo allora riusciva finalmente a prendere sonno.
    
    Nel frattempo sua figlia diventava sempre più bella ed appetitosa, e se quando era sobrio il padre si guardava bene dal pensare di farsela, quando aveva bevuto invece ci pensava, eccome se ci pensava.
    
    Quando era ubriaco, però, era fortunatamente innocuo perché si reggeva a malapena sulle gambe e al massimo, come dicevamo, riusciva a palpeggiarla un pochino qui e la.
    
    Anche Antonietta voleva bene a suo padre e le dispiaceva tanto vederlo ridotto così. Le faceva male al cuore vedere quell'omone grande e grosso che ciondolava per casa senza un lavoro e si attaccava alla bottiglia. Capiva anche quanto soffrisse per la mancanza di una donna e non si arrabbiava più di tanto quando lui allungava le mani.
    
    D'altronde era lei che faceva il bucato e caricava nella lavatrice le lenzuola di suo padre piene di macchie giallastre e non si stupiva più di tanto quando trovava le proprie mutandine smesse ancora umide di sperma.
    
    Conosceva benissimo le esigenze fisiologiche di un uomo ancora nel fiore degli anni tanto che, per permettergli di sfogarsi, di tanto in tanto lasciava apposta in giro la propria biancheria intima smessa in modo che lui la trovasse facilmente e potesse darsi un po’ di sollievo annusandola e leccandola fino a scaricarsi i testicoli. E facendo il confronto coi numerosi ragazzi che aveva avuto, non finiva ogni volta di stupirsi dall'ampiezza delle macchie giallastre che trovava sulle ...
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