Antonietta
Data: 02/05/2024,
Categorie:
Tabù
Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster
... risalire, leccandola tutta fino al ginocchio. Quando infilò la testa sotto il vestito per leccare le cosce lei divaricò le gambe per agevolarlo nella manovra. Con la testa infilata sotto il vestito di lei potè sentire il profumo della sua nascente femminilità e provò un piacere così intenso da fargli girare la testa.
Il suo membro duro da scoppiare, costretto negli stretti calzoni, premeva dolorosamente contro la stoffa. Dopo essere rimasto a lungo con la testa infilata nel suo vestito a leccarle le cosce fino all'attaccatura delle mutandine e ad aspirare il suo profumo di giovane donna, si sfilò e, superato ogni indugio, le disse che l'avrebbe spogliata.
Non udendo reazioni di sorta le sfilò l'abitino lasciandola in reggiseno e mutandine, entrambi di pizzo nero.
Sei davvero una bellezza - le disse ammirandola sinceramente - alzati in piedi che voglio guardarti meglio.
La fece girare due o tre volte per potere ammirarla davanti e dietro. Nonostante avesse solo ventuno anni, la figlia aveva già fattezze femminili, con un bel seno largo e pieno che debordava dal reggipetto, i fianchi rotondi e sensuali, un culetto rotondo e sporgente che sembrava disegnato col compasso, il ventre piatto, le cosce lunghe.
Ammirando sua figlia si sentì ribollire i coglioni e con gesto veloce slacciò il gancio del reggiseno liberando due poppe stupende, di madreperla, piene, sode e con le punte larghe e rosate rivolte all’insù.
Che tette meravigliose – esclamò.
Poi, ...
... lentamente, le abbassò le mutandine fino alle caviglie. Con un calcio lei le fece volare lontano.
Una sottile e delicata peluria appena accennata le ricopriva il pube e il monte di venere, lasciando scoperta la fighetta dalle labbra piene e carnose e ben separate. La fece girare per ammirarle il culo. Non ne aveva mai visto uno così bello. Alto e sporgente, rotondo e pieno, con le due chiappette sode e carnose ben separate da un profondo solco. La pelle appariva chiara, liscia e delicata. L'uomo deglutì rumorosamente dando un lungo sospiro. Non poteva credere ai suoi occhi.
Con indosso solo i sandaletti la ragazza gli sorrise.
Ti piaccio? - gli domandò.
Il padre diede un si strozzato. Si sentiva la gola secca e le mani sudate; gli pulsavano le tempie, l'uccello pareva scoppiargli nei calzoni e i coglioni ribollivano. Non si era mai sentito così.
Come un bambino posto davanti ad un gigantesco gelato, l'uomo non sapeva da che parte cominciare. In piedi davanti a lei optò per quelle due stupende mammelle. Con le mani a coppa le afferrò entrambe saggiandone la consistenza piena e soda, la morbidezza e il calore della pelle. Le palpò e soppesò, le carezzò e ne carezzò i capezzoli delicati. Poi ci tuffò il viso e le baciò, le leccò, le ciucciò, succhiò i capezzoli. Fece sedere la ragazza sul divano e le leccò il viso, gli occhi, le guance, il naso, le orecchie, le labbra, la lingua. La baciò a lungo in bocca succhiandole la lingua e bevendo la sua saliva profumata. Poi tornò ...