TUTTI PER ME
Data: 30/04/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... fuori a sua volta e me lo spinge contro; dall’altro lato Angelo lo imita. Sospiro deliziata e, a turno, passo di cazzo in cazzo succhiandone uno mentre smanetto altri due. Tra le gambe mi sento colare, la realtà supera ogni mia fantasia, sento che mi basterebbe sfiorarmi il clitoride per godere di colpo ma non riesco a staccare le mani da quei bei cazzi duri tutti intorno a me.
Dopo diversi minuti mi sento alzare: sono Marco e Angelo che mi prendono per le braccia e mi tirano su. E’ una scena comica: ho in bocca il cazzo di Furio e …. non mollo la presa fino a quando non sono costretta, con un suono simile all’aprirsi di una bottiglia di champagne. Ridiamo tutti. Leggo nei loro occhi la voglia che hanno di me e immagino loro leggano la mia mentre mi spogliano tutti insieme, carezzando ogni centimetro della mia pelle che viene esposta, con me che allungo le mani per carezzare i loro membri turgidi e tesi verso il mio corpo. Quando sono completamente nuda Marco mi fa girare su me stessa mostrandomi agli altri; i loro apprezzamenti, anche volgari, mi rendono felice e poi… poi sono sollevata di peso da Angelo e portata verso il letto dove vengo quasi gettata. Lancio un gridolino spaventato ma già la testa di Michael è tra le mie cosce, la sua lingua tra le mie pieghe, mentre gli altri salgono in ginocchio sul letto porgendomi i loro uccelli. Faccio appena in tempo a serrare tra le labbra quello di Marco che sento il piacere crescermi dentro e travolgermi. Mugolo a ...
... bocca piena, con Angelo che non si ferma nonostante io stia serrando le cosce intorno alla sua testa. Anzi, due sue dita mi frugano avide costringendomi a togliermi di bocca il cazzo per respirare e gridare il mio godimento.
Mi accascio sul letto implorando a mezza voce una tregua, un po’ di pace tanto è stato forte l’orgasmo che mi ha attraversato il corpo come una corrente elettrica.
Nonostante la loro voglia evidente, mi accontentano. Marco va di là e torna con una qualche bottiglia di bollicine che stappa facendo ridere me e Angelo ricordando la scena di poco prima. Gli altri sembrano non fare l’associazione con quel rumore e tendono le mani per afferrare i calici. Me ne porgono uno e brindiamo. Un brindisi muto, ognuno a quel che sa o vuole. Il freddo frizzante mi scende nella gola riarsa, tendo il calice per averne ancora. E’ buono, o forse mi piace di più per la situazione, per quel che è appena successo, per quel che sta per succedere. Posando a terra il calice mi allungo verso il cazzo di Michael. Per farlo sono costretta a stendermi bocconi, la testa che sporge dal letto, la bocca immediatamente riempita dal suo uccello teso. Alle mie spalle avverto, più che vedere, qualcuno che sale sul letto, si pone dietro di me e mi apre le natiche esponendomi completamente. Lo agevolo inarcando le reni, prendendo nelle mani altri due cazzi. Non so di chi sono, ho chiuso gli occhi concentrandomi sul momento, sulle mie sensazioni, sulla mia fantasia che si sta ...