La mia vita con lei – 7 – Nuove esperienze e distrazioni
Data: 31/08/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... che me ne andavo a letto; ci siamo dati il bacio della buonanotte e siamo andati insieme; per una strana combinazione la mia stanza era la stessa che occupavo durante i weekend da nonna, e dove avevo scopato due volte con Gabriella prima dei matrimoni dei miei fratelli; mia madre si era sistemata proprio in quella che era la stanza di Gabriella, accanto alla mia; mi sono spogliato nudo e mi sono messo a letto addormentandomi quasi subito.
La voce era quella di mia madre ma mi sembrava lontanissima: “Riccardo ….. Riccardo …. dai svegliati” ho aperto gli occhi e ho riconosciuto nella penombra mia madre, ma notavo qualcosa di strano che non riuscivo a focalizzare: “Che succede Mamma, ti senti male, hai bisogno di qualcosa?” “Si ho bisogno di qualcosa, dai fammi posto” “Ma che ….” “Su fammi posto amore di mamma dai” mi sono scostato e lei si è sistemata accanto a me ed allora ho avuto chiaro cosa non mi tornava; era completamente nuda, ma non ho avuto modo di realizzarlo completamente, perchè mi ha subito tirato a se infilandomi la lingua fra le labbra: “Mmmmmmmmmmmmmmmm sluuurp” il suo sapore non aveva niente a che fare con quello di Gabriella, ma non era poi così male, tuttavia mi si era appiccicata talmente che ci ho messo un po’ a scostarla con la massima gentilezza possibile: “Ma che ti prende mamma, si può sapere?” “Mi prende che sono vedova da 3 anni e che tuo padre poverino negli ultimi 2 anni di vita aveva troppi problemi per pensare al sesso; ho voglia di cazzo ...
... figlio mio, semplicemente una gran voglia di cazzo e non mi è sembrato vero di sentire che saremmo rimasti soli per tutto il weekend; ti fa tanto schifo mamma?” “Ma scherzi? Sei ancora una donna molto desiderabile, cazzo se lo sei” “E allora dai, pensa a soddisfarmi per bene, sarà il nostro segreto, non lo saprà mai nessun altro all’infuori di noi”.
E senza dire altro l’ho sentita che si chinava e mi baciava la cappella; ha cominciato a leccarla sulla punte e poi lentamente l’ha chiusa fra le labbra ed è scesa fino ad ingoiare il mio cazzo quasi a metà; poi è risalita con la bocca facendoselo uscire quasi tutto, dopo averlo inumidito per bene con la sua lingua; mi ha inondato la cappella di saliva ed ha cominciato a spompinarmi per bene: “Oooohhhh cazzo lo sai che sei bravissima?” “Mmmmmmmmm” si è limitata a rispondermi mentre io le strizzavo le tette, che pur essendo rispettabili non erano assolutamente paragonabili a quelle di Gabriella, sia per dimensioni che per durezza; tuttavia lei ha cominciato a mugolare più forte, segno che era molto sensibile in quel punto del suo corpo; ma era anche brava con il pompino, al punto che dopo cinque minuti abbondanti il mio cazzo era durissimo e teso allo spasimo: “Figlio mio che bel cazzone che hai, quella stronza di mia sorella ha tutte le fortune” “No non parlare di lei per favore” “D’accordo, sono figlia unica se vuoi, basta che mi fai provare questo cazzone dentro la mia figona che è già bollente e fradicia; baciami prima” e di ...