1. La mia vita con lei – 7 – Nuove esperienze e distrazioni


    Data: 31/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    L’indomani mentre ero al lavoro sono stato tempestato dai messaggi di Gabriella che mi ricordava: “Oggi non pranzare mi raccomando ahahahah”; ogni volta partivo per mandarla a quel paese ma poi rispondevo invariabilmente: “Certo amore, grazie per avermelo ricordato, è bello vedere quanto ci tieni a me”; mi ha mandato il messaggio almeno 5 volte la mattina poi, passata l’ora del pranzo ha continuato a mandarmelo, sostituendo il verbo pranzare con fare merenda, cosa che in ufficio non ho mai fatto in vita mia; al momento di uscire le ho mandato un messaggio, sperando che smettesse finalmente con quei continui SMS, ma inutilmente, ha solo cambiato il testo: “Ti faccio trovare pronto in tavola, sei contento amore mio?”; finalmente dopo un’ora e mezza sono arrivato a casa, e dopo il lungo bacio alla francese ho spento il cellulare davanti a lei, facendola scoppiare a ridere: “Ti diverti a vincere le scommesse vero topolona?” “Si mi piace da morire topolone mio”.
    
    Il tempo di rinfrescarmi e sono sceso, ed effettivamente era già tutto in tavola, e vedendo il grosso pezzo di groviera sul mio piatto ho storto la bocca; la vista di un pezzo di provolone piccante grosso uguale sul suo piatto mi ha invece fatto un po’ rosicare: “Complimenti, ti tratti bene vedo” “Amore, per solidarietà non ho pranzato neanche io; adesso muoio di fame se permetti”; ho resistito alla tentazione di strangolarla e ci siamo messi a tavola; è stato un tormento durato più di mezz’ora, con una gran fatica ...
    ... per mandare giù ogni boccone, tormento amplificato dalla mia adorata Gabriella che aveva adattato il suo ritmo al mio e si gustava il suo provolone lentamente, con continui versi da ghiottona, aumentando la mia voglia di strangolarla, ovviamente per finta; appena ingoiato l’ultimo boccone sono andato in cucina a prepararmi un bicchiere di effervescente per digerire, senza accorgermi che lei mi aveva seguito; mi ha fatto bere, poi mi si è avvicinata e mi ha stampato un lungo bacio sulle labbra: “Faceva schifo, vero amore mio?” “E’ che non sa di niente, e poi si sente che è pieno di conservanti e zozzerie varie; se mi viene la gastrite sarà tutta colpa tua” “Mia? Se ti viene la gastrite la prossima volta impari a non dubitare della tua topolona; però cavolo, è meglio che approfitto prima che ti venga” e in un batter d’occhio si è liberata della vestaglia e mi si è buttata addosso; dopo pochi secondi era inginocchiata a spompinarmi e con quella lingua impastata di formaggio piccante e il suo dito che mi scorreva nell’ano in neanche tre minuti ero pronto all’uso; mi ha cavalcato seduti su una sedia in cucina, sia di faccia che dandomi la schiena e poi l’ho trapanata a pecorina sul pavimento e per vendicarmi non le ho sborrato dentro come voleva lei, ma l’ho fatta girare di schiena e l’ho innaffiata di sperma su tutto il suo bel corpo; se l’è raccolta tutta con le dita e succhiata fino all’ultima goccia, per poi alzarsi abbracciarmi e infilarmi la lingua in gola: “Cazzo che scopata ...
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