Il compenso pattuito - Racconti Erotici

Il compenso pattuito

... quale con una certa maestria si fa largo fino alla tua gola alternando affondi morbidi a spinte repentine. Posso immaginare il piacere che prova con la tua lingua: lo conosco bene. Posso immaginare cosa provi; non fosse altro per il mugolio a volte strozzato dall’arrivo del glande a “fine corsa” dentro l’esofago. Mi spoglio e sono sopra di te: tormento i tuoi capezzoli con i denti e li accarezzo con la lingua. Il mio desiderio è farti impazzire, scendo fino ad arrivare alle mutande. Da qualche tempo inizio ad essere tentato dal fare sesso orare, il tuo cazzo è imprigionato nelle mutande che inizio a bagnare seguendo il profilo del tuo sesso.

E’ qualcosa che non ti aspetti, infatti hai uno scatto delle gambe che blocco affinché tu comprenda che davvero sei alla nostra mercé, davvero sarai al centro delle nostre attenzioni.

Ho casualmente due corde con me; e casualmente le uso per assicurare le tue caviglie agli estremi del letto. Prendo delle forbici, ti faccio sentire il freddo che il metallo trasmette passando le lame semichiuse dalla coscia fino all’inguine per poi insistere sull’elastico delle tue mutande fino a farlo cedere. Ti contorci, se hai imparato a conoscermi dovresti sapere che ogni volta è un passo avanti, qualcosa di più, qualcosa di diverso.

Ok, questa volta di passi in avanti ne abbiamo fatti più di uno, ma l’idea di farti sentire completamente in balia e privo di difese per saggiare la tua fiducia era troppo intrigante. Così alterno sul tuo sesso ...

... liberato dalle mutande, la forbice e le mie labbra: freddo e caldo e sono sicuro che tu abbia capito cosa io abbia in mano e la sensazione che voglio trasmetterti nonostante tu sia completamente invaso dal cazzo del benzinaio il quale ti lascia respirare appena con pause sapientemente dosate.“daje sbava troia, che servebagnato per il culo quando to ‘o sfonno. ‘O voi ner culo?”

In quella situazione e posizione non ti è possibile rispondere, ma nel tuo caso sarebbe superfluo: tutti e tre sappiamo che sì: il tuo culo aspetta proprio lui.

Io ti slaccio le caviglie, lui ti libera i polsi, ti mettiamo a pecora sul letto e questa volta prendi tu l’iniziativa assicurandoti di poter cullare tra le labbra e la lingua il suo glande ed il frenulo. Da dietro, ho il controllo del tuo culo che come sempre riceve le attenzioni che merita prima di essere penetrato.

La mia lingua si fa strada nel tuo foro e la mia saliva lo prepara per la monta. Prendo un preservativo e mentre sto per penetrarti mi blocchi istantaneamente con la mano e ti giri di scatto: “no, voglio lui, voglio sentirlo tutto subito, voglio essere impalato da zero”

“Che zoccola che sei!”

Detto questo ti bacio e non posso non far caso al sapore diverso che ha la tua bocca.

Il benzinaio indossa il suo preservativo e visto che lo vuoi “da zero” avvicina la cappella ad tuo culo e con uno scatto di reni si fa violentemente strada dentro di te aggrappandosi stretto ai tuoi fianchi con le sue mani da carpentiere.

Il ...