Sentori inenarrabili
Data: 26/04/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... voltarmi, eppure li sento. Chissà che cosa starà speculando, io non indosso niente, è inequivocabile che noti la mia fica, chissà che cosa starà immaginando nelle sue intime bizzarrie. Al lieve segnale del mio boss mi sollevo cercando di ripulirmi la faccia al meglio e m’avvio verso la cucina e inizio ad approntare la caffettiera. Il bustino già mi duole, che stolta che sono nello stare con un individuo del genere, perché non arrischio riflettere quando posa le sue mani su di me, giacché mi fa inorridire al solo, bieco e turpe pensiero, lei viceversa sembra piuttosto soave e aggraziata, mi attrae.
La caffettiera frattanto rumoreggia, agguanto il portavivande e inizio a servire il caffè, piglio tutto e mi dirigo da loro.
“Aspetta, bloccati” – mi riferisce lui, iniziando tastare la mia fica con le dita. Lo disprezzo, non lo tollero, finché una vampa inaspettata mi permea il corpo. I capezzoli escono e si induriscono, lui smette:
“Come puoi ben notare la mia Géraldine è di frequente accaldata. E’ sovente disposta e sollecita per il suo capo”.
Io servo il caffé agl’invitati e mi dispongo genuflessa vicino a lui. Lui sorseggia il suo caffé e senza che mi renda conto con la mano ha allentato la chiusura lampo facendo guizzare fuori dai pantaloni il suo cazzo. Me ne accorgo appena vengo afferrata per la chioma, poiché mi traina in mezzo alle sue gambe e me lo infila in bocca. Il suo amabile cazzo tra le mie labbra è appoggiato sulla lingua, io inizio a leccarlo e a ...
... trastullarmi. Mi piace man mano che s’ingrossa fra le mie labbra, eppure lui bruscamente me lo sfila, in quanto rimango come una bimba corrucciata e delusa alla quale strappano il bambolotto preferito.
“Sono Juliette, ascoltami Géraldine. Da adesso, se vorrai qualcosa dovrai domandare esclusivamente a me. Tuo marito da quest’istante non ha più nessuna facoltà su di te. Soltanto io posso avere la supremazia su di te, però non temere né angustiarti più di tanto, rammenta che possiamo tornare indietro da subito. Se non ti senti persuasa comunicamelo adesso, perché dopo dovrai eseguire fedelmente quello che ti dirò io”.
Géraldine esamina il marito. Che stolto che è, neppure la considera né la stringe. Lui la osserva, s’avvicina, le solleva il viso ribadendole:
“Sei certa di proseguire, sei sicura di tutto ciò?”. Con un lieve cenno della testa Géraldine certifica e garantisce che è un sì.
Io l’agguanto celermente per mano e la conduco nel bagno, vieni cucciola mia penso. Adesso ti sequestro e ti seduco io come mi pare, me la vezzeggio augurandomi che converta ripiegando celermente le idee su quello scemo e demente di suo marito. La conduco nel bagno e chiudo la porta dietro di noi, i suoi occhi sono posati sui miei seni, sembrano rasserenati, tangibilmente sollevati e sereni, quando l’alleggerisco da quelle insopportabili e moleste stecche che la irritano rendendo fastidiose e tormentate le sue tette. Adesso inizio a spogliarla, lei non s’oppone, al contrario, si lascia ...