1. Sentori inenarrabili


    Data: 26/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    “Devo confidarti una cosa, adesso mi sbottono definitivamente annunciandoti che domani sera avremmo qua dai noi degl’invitati. Può darsi che tua sia contrariata e forse un poco disgustata, eppure io non potevo rifiutarmi, perché in verità è una questione specifica che ti racconterò”.
    
    “Potrei come minimo avere notizia di che cosa si tratta?” – aggiunse Géraldine insolitamente angustiata e impensierita per quell’inattesa circostanza.
    
    “E’ ovvio che te lo spiegherò, tuttavia non dovrai crucciarti né roderti più del dovuto” – espose lui bonariamente tentando di rinfrancarla.
    
    Io squadravo Géraldine con quella sua espressione imbarazzata e tentennante, era tangibilmente titubante e sensibilmente vacillante, perché non capivo se intendeva sbraitare o se trascinarsi in maniera incerta una volta ancora, con la perfetta e altrettanto virtuosa remissività della femmina che si sente soggiogata. Necessiterebbe concepire infatti un puro e giusto per le donne sottomesse, malgrado ciò a ponderare correttamente dominati e oppressi tutti i beati in fin dei conti lo erano, giustappunto dai tempi remoti dal remoto e sorpassato testo del vecchio codice del testamento. Meditate che la figura di Adamo fu sennonché la prima, considerato che soggiacque a un taglio per pervenire al piacere d’avere una donna, Abramo, invero, che fece da dominato e da tiranneggiato per ben lunghi quattordici anni al suocero per possedere sua moglie, fino ad approdare a noi con i vari protettori circoscritti che ...
    ... diversificano dalla griglia alla fustigazione, al falò e via di seguito discorrendo, poiché mi viene da rimuginare che fossero anch’essi degli estenuati, oppressi e perseguitati schiavi. Di conseguenza, all’epoca, era necessario osservare delle norme, conveniva improvvisare e adattarsi, utilizzare l’inventiva. Ma che cosa dovevo immaginarmi? Togliamo che a lui non posso chiedere nulla, forse qualcosa lo estrapolo dal suo cellulare, è però insolito che lo abbia volutamente abbandonato a casa, lui non usciva mai senza. E’ meglio sprangare bene la porta prima di compiere un’azione talmente bieca e indegna, perché qualora ritornasse avrei almeno il tempo di ridisporre l’oggetto a posto. Però, che ammodo, attiva, rispettabile e ubbidiente femmina. Io digito sui messaggi, forse là dentro soggiace il cardine del mistero, sicché spulcio, intravedo, scorro l’argomento dello scritto a tendina e leggo:
    
    “Nel corso della giornata ti presenterò la mia consorte. E’ consentito finanche presenziare?”.
    
    “Che diamine di storia è questa qua? Presenziare e assistere di preciso a che cosa?” – rimugino io frattanto sempre più incuriosita e stuzzicata da quel comunicato.
    
    “Sì, certo, accordato, nessun tipo di grattacapo per me. L’orario sarà alle ventuno presso il mio appartamento”.
    
    “Molto bene, intesi, è davvero splendido” – è il contenuto finale del messaggio di testo nel cellulare.
    
    Stupendo nemmeno per idea, per me non è fantastico per niente. Chi sarebbe poi quest’individuo, lui non ...
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