Tua…(Capitolo8)
Data: 25/04/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu
... dito. Poi mi guarda, soddisfatta. “Ora possiamo andare. Ah…Alex, mi fai impazzire”, mi dice, baciandomi. La prendo per mano. Ho le gambe che mi tremano. La riaccompagno sul molo, dove troviamo una ragazza e Giuseppe, il ragazzo di prima, che vede prima me, poi Jay, che è mano nella mano con me. Jay lo saluta, lui rimane a bocca aperta, ma noi andiamo subito via, verso la piattaforma, dove ritroviamo i miei amici. Restiamo a ballare ancora un po’, con Jay che ha il mio sperma addosso ed io che credo di poter impazzire nel vederla ondeggiare i fianchi sapendo quello che ha appena fatto. Valentino propone un cornetto caldo, data anche l’ora che ormai si è fatta tarda. Raggiungiamo le macchine e ci diamo appuntamento ad un bar molto conosciuto, a pochi passi da casa mia. Metto in moto l’auto e partiamo. “A questo punto, lasciamo l’auto a casa e ci andiamo a piedi. Il bar sta a 700 metri da casa”, le dico. Jay non parla. Risponde con dei cenni del capo. Sorride. “Che c’è?”, le chiedo. “É che… volevo renderti la serata indimenticabile, e sei tu che la stai rendendo indimenticabile per me”, mi risponde. Non riesco a dire nulla. Lei riprende a parlare: “Ti sento ancora addosso, sai? Dovrò lavarmi appena saremo a casa, ma sentirti addosso tutto questo tempo mi ha fatta allagare”. Prende la mia mano, la porta tra le gambe. É fradicia. I suoi umori scendono fino a metà coscia, pur frenati un po’ dalle mutandine. Resto con la mano lì, tra le sue gambe, ad accarezzarla, fino a quando ...
... arriviamo a casa. Parcheggiamo e andiamo al bar. Siamo stati i primi ad arrivare. Attendiamo gli altri, ci prendiamo il cornetto, qualcuno prende un caffè. Poi ci salutiamo. “Oh, sentiamoci eh. Che magari potremmo andare a mare. Oppure usciamo a mangiare qualcosa di buono, fai tu, però sentiamoci”, mi dice Valentino. Annuisco, termino di salutare gli altri e Jay ed io torniamo a casa. Appena varchiamo la soglia della porta Jay mi prende per mano. “Sai cosa sta per succedere?”, mi chiede. “Cosa?”, rispondo. “Stiamo per fare l’amore”, dice. La guardo. I capelli le si sono arruffati un po’, il vestito sarà pieno del mio sperma, ma lei resta bellissima. “Però prima ho bisogno di lavarmi un attimo. Mi attendi?”, dice. Annuisco. Sale le scale di fretta, senza sculettare. Entra in bagno, ed io vado in camera, ad attenderla. Vado alla mia valigia e prendo alcune cose che avevo aggiunto all’ultimo istante, mentre Jay era in bagno a prepararsi prima di partire. Sento Jay uscire. Entra in camera. “Ho tolto il vestito da sola. Mi perdonerai, spero. Era sporco”, mi dice. Non le rispondo. Mi avvicino a lei, con le mani dietro la schiena. Lei mi mette le mani attorno al collo. Fa per baciarmi, ma le chiedo subito: “Ti fidi di me?”. Jay si immobilizza un secondo. Cerco di tenere l’espressione più seria che ho. Vedo un filo di preoccupazione sul suo volto. Poi fa un respiro, si rilassa. Sorride. Annuisce. In mano ho un nastro di seta rosso. Lo uso per bendarla. Vedendolo, lei mi fa un’espressione ...