Ninfomania di vita – cap.4 “la ninfa incontra un lupo”
Data: 21/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Eriaku, Fonte: Annunci69
... dormivano allacciati.
Non fosse stato perché si sentiva completamente, ma piacevolmente, rotta, Ada avrebbe pensato ad un sogno. Cadde dalle nuvole quando la mattina dopo, si trovò davanti una scenetta familiare impensata.
Sua madre stava servendo la colazione ad Antonio, prima volta che si trovava in casa con Ada sveglia, e insieme a loro c’era il suo scopatore!
Fu proprio la madre a presentarglielo in una sorta di curriculum, mentre lui la fissava con un sorriso da lupo:
Mattia, primogenito di Antonio, 27 anni, tornato da qualche settimana dall’esercito, scapolo.
“Con un cazzo largo, una cappella a fungo e che sborra come una cavallo”
Le fece ironicamente eco mentalmente la figlia.
Le cose si svolsero molto in fretta, da lì in poi.
Il ragazzo aspettò il pomeriggio del giorno stesso, ben sapendo che suo padre e Guendalina sarebbero stati impegnati a chiavare, e vinte le sue resistenze la possedette di nuovo sul divano di casa loro. La natura calda di Ada non le permise di resistergli e ben presto si trovò a saltellare allegramente su quel palo che le aveva aperto la strada. Sul divano, ancora mezzi vestiti, la fichetta spalancata della ragazza inghiottiva il grosso uccello fino in fondo.
Le tette scoperte in balia dei morsi del suo amante, che le impastava le chiappe rudemente: “Ugh…ahhh…Lo stai che stai facendo, si? Quello che...Cristo ora ti riempio di nuovo…Che fa tua madre in questo momento, prendere un cazzo dentro!” In balia di tutto, Ada ...
... non poté che arrendersi all’orgasmo, lordando entrambi di umori. Mattia la seguì a ruota, svuotandosi le palle in lei, mentre con due dita le ravanava il culo: “ Così…Così…vienimi addosso, mentre io…ahh…TI vengo dentro”.
Il corteggiamento, se così si può chiamare, proseguiva in questo senso.
Dopo quella sul divano le aveva spiegato i retroscena dell’inculata dietro il fienile. In seguito, la circuiva ogni volta che era sola e lei immancabilmente cedeva.
Le chiese di sposarlo, subito dopo averla quasi strozzata con una sborrata dritta in gola. Erano nella macchina di lui, che l’aveva caricata dopo averla incrociata mentre lei si dirigeva ad un appuntamento con le amiche.
Le stava lavorando la fica con tre dita, mentre si gustava le sue lappate sulle palle. Quando ormai stava per venire l’aveva gentilmente presa per i capelli e fattole imboccare la cappella aveva rilasciato in conati di seme accumulati dal giorno prima, quando l’aveva portata a fare un giro e l’aveva chiavata sul cofano, le mutandine ad una caviglia ed il seno all’aria.
Sospirando di godimento l’aveva buttata lì: “Pensavo, ti ho riempita di nuovo ieri, e potresti già essere incinta. Inoltre, ti piace così tanto succhiarmi il cazzo, dovresti proprio sposarmi. Voglio dire, potresti farlo quando vuoi!” Alla ragazza, impegnata a mandar giù il grosso carico di sperma, andò di traverso tutto. Mentre tossiva lo insultò e chiese se fosse uno scherzo ma lui, con ancora l’uccello lucido fuori dai pantaloni, ...