Il vicino Cap. 1,2 e 3
Data: 12/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Astarte, Fonte: RaccontiMilu
... cosce. – Sepevo che ti stavi bagnando – commenta, spingendo di lato le mutandine umide e pizzicandomi le labbra della fica. – Ora vai a casa, io ti raggiungo tra poco così mi svuoti le palle con quella tua bella boccuccia – - Ci sono le mie coinquiline – dico poco convinta. - Non mi interessa, trova una scusa, se serve – dice, poi si allontana, prende una bottiglia di vino a caso e torna da sua moglie. Ancora eccitata pago le mie cose e torno di corsa a casa. Giulia è in camera sua a studiare, mi fa sapere Valentina, che invece sta andando a fare una doccia. Non appena chiude la porta del bagno lui suona la porta. – Vado io – dico immediatamente, prima che una delle mie coinquiline esca fuori e veda il mio ospite. Senza dire nulla ci chiudiamo in camera mia e, una volta al sicuro da sguardi indiscreti, lui mi stringe, ci baciamo, ci tocchiamo eccitati come se non scopassimo da mesi. – Avanti puttanella, fammi vedere cosa sai fare con quella bocca – mi chiede.Io non me lo faccio ripetere due volte, mi inginocchio tra le sue gambe e gli abbasso i pantaloni. Gli prendo il cazzo con una mano e mi concentro sul glande.Glielo lecco, lo prendo subito tra le labbra e quando inizio a succhiarglielo lui sospira pesantemente. Mi interrompo per dedicarmi alle sue palle, le lecco con passione, – Sì cagna, leccami per bene le palle – esclama soddisfatto… anche il suo cazzo, sempre più duro, mi conferma la qualità del lavoretto che gli sto facendo.Gli succhio i coglioni, poi riprendo ad ...
... occuparmi della sua mazza. Spalanco la bocca e lui mi scivola subito dentro.– Prendilo tutto, così – mi incita, spingendomelo tutto in gola fino a sbattermi le palle contro il mento, – Ora da brava, fatti scopare la gola – dice, iniziando a muoversi avanti e indietro, – Troia, sei solo una cagna in calore –Adoro essere usata così, la mia figa cola di più ad ogni insulto che mi rivolge. Dopo un po’, quando ormai inizia a farmi male la mandibola, mi prende una grossa ciocca di capelli tra le dita e la tira forte, – Ora devi bere tutto – mi dice.Non ha bisogno di trattenermi, adoro farmi schizzare in gola e adoro la sensazione di avere nello stomaco la sborra del mio uomo.Ancora poche spinte e viene tra le mie labbra con diversi schizzi. Ingoio fino all’ultima goccia, poi gli mostro la mia bocca vuota. Soddisfatto lui si risistema e si allaccia i pantaloni, – Ora non ho tempo per farti godere, ma domani nel primo pomeriggio vengo e ti scopo come meriti –– Ci saranno le mie coinquiline – lo avverto, poco convinta onestamente.– Non mi interessa, ti monterò anche dovesse esserci il papa in persona seduto a quella scrivania – promette, e sento già i capezzoli diventarmi duri come spilli.
La mattinata successiva trascorre senza che io riesca a combinare nulla. Provo a studiare, ma con la testa sono altrove e non faccio altro che rileggere la stessa pagina più volte senza nemmeno capirne il senso. Alla fine chiudo il libro, vado in bagno e faccio una doccia.L’acqua fredda però non ...