1. L’ Autunno – Capitolo 3 – L’ora di ricevimento


    Data: 07/04/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... fuoriuscita tutta quella calda cremina, le palle che ballonzolavano ad ogni movimento della mano. Pochi attimi dopo l’uomo le fermò la mano bloccandole il polso, e con l’altra mano le prese la testa e l’avvicinò al suo cazzo, che Claudia teneva ancora stretto alla base con la manina. Si trovò l’uccello dell’uomo a pochi centimetri dal viso e guardò l’uomo negli occhi. ”Su , comincia a leccare” le disse il professore guardandola. Claudia fece un timido cenno di assenso con la testa e poi, tenendo ben saldo il cazzo alla base, iniziò a leccarlo. Salì fino alla cappella facendo scorrere la lingua bene aperta su tutta l’asta e ridiscese. Rifece lo stesso gesto due-tre volte sentendo scivolare sulla lingua il cazzo duro dell’uomo. Poi scese e si dedicò alle palle. Improvvisamente l’uomo si afferrò il cazzo e iniziò a masturbarsi lentamente lasciando che Claudia, con le mani ora appoggiate sulle cosce dell’uomo, giocasse a lungo con le sue palle. Fece scorrere la lingua prima su una e poi sull’altra, e successivamente cominciò a leccarle lungamente entrambe mentre osservava eccitata la mano dell’uomo che si segava a pochi centimetri dai suoi occhi. Poi l’uomo staccò la sua mano e gliela mise sotto il mento,invitandola a salire. Claudia si spinse un po’ più su appoggiandosi alle cosce dell’uomo e avvicinò la bocca alla cappella, sempre più rossa e grossa. Fu il professore a spingerle la testa un po’ più in basso e Claudia, aprendo bene le labbra, cominciò a far scorrere il cazzo ...
    ... attraverso di esse. Lo sentì riempirle la bocca e appoggiarsi alla sua lingua. Iniziò lentamente a succhiare. La testa cominciò ad andare lentamente su e giù ,con movimenti regolari. L’uomo assecondava i movimenti della ragazza spingendole la testolina, le riportò i capelli dietro le orecchie quando essi, a furia di ripetere quel movimento, si spostavano a coprirle la faccia. Non voleva perdersi neanche un secondo di quel delicato visino intento a spompinare. Prese a succhiare con maggior velocità, buttando ogni tanto lo sguardo sull’uomo che, in estasi, le accarezzava delicatamente la testa. ”Che brava questa piccola pompinara” le disse il professore, che quasi non si controllava più. Uscivano in quegli attimi, anche attraverso il linguaggio, tutte le perverse fantasie che si era tenuto dentro per molto tempo e che mai aveva potuto sperimentare. ”Vero che ti piace fare pompini?” le chiese il professore. Claudia arrossì ancora di più e,staccatasi per un momento dal cazzo dell’uomo,annuì timidamente guardandolo,non smettendo però di segare. Quell’immagine eccitò ulteriormente l’uomo. ”Brava piccola. Ora riprendi a succhiare”. Claudia riprese in bocca il membro dell’uomo aumentando l’intensità mentre l’uomo le spingeva la testa più a fondo ogni volta che Claudia si infilava il cazzo dell’uomo in bocca. Poi l’uomo fece una cosa inaspettata. Sentendosi ormai al limite staccò la bocca della giovane dal suo uccello e le prese la mano destra, invitandola a continuare a segare. Poi le ...