L’ Autunno – Capitolo 3 – L’ora di ricevimento
Data: 07/04/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
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Etero
Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu
... sull’abbigliamento? Capisco. Posso sicuramente aiutarti anche io. Sono stato uno dei promotori di quell’ avviso” le disse il professore,sorridendole. “Su, entra pure,siediti su quella sedia, tanto oggi non ho nessuno a ricevimento” Claudia ringraziò, fece un passo nella stanza, si tolse lo zainetto e si sedette sulla sedia. Guardò meglio il professore e capì di aver fatto un errore. Quello era un professore di un’altra classe che Claudia conosceva solo di vista ma la cui fama nella scuola era purtroppo risaputa. Considerato uno dei professori più severi e integerrimi della scuola, non perdeva occasione per bacchettare gli alunni su qualsiasi cosa gli venisse in mente. Anche l’uomo studiava Claudia e capì subito che era sicuramente una ragazza di quinta. ”Allora? Di che tipo di spiegazioni hai bisogno?” le chiese l’uomo, intrecciando le dia delle mani sopra la scrivania ingombra di fogli. Claudia, un po’ intimidita dal dover parlare di quell’argomento con un professore uomo che inoltre non conosceva, sentì i battiti del cuore aumentare. “Come rappresentante della V C ero venuta a chiedere alla professoressa che cosa si intendesse di preciso con abbigliamento adeguato e consono.” Esordì Claudia, facendosi coraggio. ”Bè non mi sembra difficile comprenderlo” iniziò a dire l’uomo, rilassandosi sullo schienale della sedia. “ Questa è una scuola e purtroppo molto spesso vediamo alunni e alunne che la scambiano per una discoteca o per il luogo di una festa” . Claudia cercò subito ...
... di controbattere.:” Noi crediamo che siano solo casi isolati e che dunque non bisogna colpevolizzare tutti gli studenti”. ”Certo, non è nostra intenzione colpevolizzare tutti. Ma ,da quello che abbiamo notato, il fenomeno sembra essere diffuso.” Ribattè pronto il professore, sorridendo a Claudia. ”Può darsi ma noi non capiamo che tipo di abiti non siano permessi” chiese Claudia, il cui coraggio diminuiva sempre più. ”Bè è semplice. Quell’abbigliamento che è più consono a una discoteca o a una palestra piuttosto che a una scuola. Parlo di gonne corte, abiti aderenti, stivali eccessivi, leggings per le ragazze, e quegli orribili jeans a cavallo bassissimo che sono soliti portare i ragazzi” le disse deciso il professore. Claudia, a sentir nominare i leggings, arrossì di colpo. Li portava anche in quell’occasione ed era uno dei capi di abbigliamento che indossava più spesso. Il professore capì di aver colto nel segno. Vide la ragazza arrossire visibilmente. ”Non sei d’accordo con me?” le disse in tono amichevole. “Un pochino, però non penso che tutti gli abiti citati siano da scartare” rispose Claudia, convinta di essere dalla parte della ragione. ”Sai, non dipende solo dall’abbigliamento in sé. Spesso è anche una questione di come si indossano determinati vestiti” ribadì il professore. Claudia si rese conto di aver di fronte uno di quei professori ancorati a un vecchio stile, legati al passato e il cui pensiero era spesso orientato verso un cieco e ostinato bigottismo. ”E’ anche ...