1. Il piacere delle "corna".


    Data: 01/04/2024, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... pulisco" e se lo mette in bocca, in modo da eliminare ogni residuo.
    
    Stavolta lui non le dice niente; si sistema e avverte che deve andare.
    
    Passa un po' di tempo ed io non sempre riuscivo a spiare; poi, con l'inverno, chiudevano tutto e, certe volte, potevo solo origliare, ma senza poterli vedere.
    
    Lui ogni volta che veniva era sempre più autoritario con mio padre; sembrava fosse un suo schiavo, lo trattava come una cosa di sua proprietà al punto che, quando arrivava, baciava mia madre sulla guancia davanti a lui, senza preoccuparsi di poter suscitare in lui sentimenti di gelosia. Sembrava il padrone di casa.
    
    Eravamo di nuovo in primavera; io speravo che lasciassero aperta la finestra, magari anche solo uno spiraglio, per poter guardare.
    
    Un giorno, eravamo nel mese di maggio, io e mia sorella eravamo a casa; nel pomeriggio mia madre era in cucina che guardava la tv. Arriva lui ed io entro in cucina, e lui mi dice:
    
    "Me le vai a comprare le sigarette? Tieni i soldi, così ti compri il gelato"; mia madre gli dice che c'era pure mia sorella e lui aggiunge: "Allora andateci assieme, così ve lo comprate tutt'e due".
    
    Noi andiamo, però, appena fuori, do i soldi a mia sorella e le dico:
    
    "Vai tu... io devo parlare con il mio amico; appena ritorni ci vediamo qui".
    
    Mia sorella, più piccola di due anni, prende i soldi e va; io mi sistemo al mio posto di osservazione e li sento litigare; mia madre che gli diceva:
    
    "Ma mi hai preso per una "buttana"? Lo sa solo ...
    ... Dio quanto mi sento in colpa ogni volta che tradisco mio marito". Ma lui dice:
    
    "Ma lo capisci che non gli si può dire di no? Se tuo marito lavora è per merito suo e se gli diciamo di no, solo Dio sa quello come la prende; lo capisci che quello comanda mezza Sicilia?"
    
    Mia madre piangeva e diceva che con lui ci stava, perché provava dei sentimenti di riconoscenza, ma non se la sentiva di andare a letto con altri.
    
    Poi lui l'ha abbracciata e le ha detto:
    
    "Neanch'io vorrei che altri ti mettessero le mani addosso, ma a questo non gli si può dire di no"; mia madre gli risponde con la logica tipica delle donne:
    
    "Ma questo, come ha fatto a sapere della nostra tresca?" e lui:
    
    "Non lo so, ma lui sa sempre tutto e quando me l'ha detto, me l'ha ordinato".
    
    Mia madre, piangendo, gli chiede con rassegnazione quando sarebbe dovuto avvenire l'incontro.
    
    Lui dice che, se per lei va bene, anche l'indomani mattina; lei dice di no, perché le erano venute le mestruazioni e, per qualche settimana, proprio non poteva.
    
    Nel frattempo vedo mia sorella da lontano; le vado incontro e rientriamo.
    
    Mia madre era rossa in viso ed aveva gli occhi pieni di lagrime; noi diamo le sigarette ed io e mia sorella ritorniamo in camera. Sento lui che, a bassa voce, dice a mia madre: "Facciamo per martedì?" e lei risponde: "Va bene".
    
    Ancora non avevo l'età per capire cosa stesse succedendo, ma avevo capito che c'era qualcosa che mia madre non voleva fare e lui la obbligava con il ricatto. ...
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