Il piacere delle "corna".
Data: 01/04/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
... passeggiavamo, incontriamo un tipo con la moglie sottobraccio; mio padre, appena lo vede, lo saluta con affabilità, ma anche tanto ossequio; l'altro non rivolgeva per niente lo sguardo a mio padre, perché i suoi occhi erano fissi su mia madre.
Il tipo si ferma e saluta i miei genitori; mio padre approfitta per chiedergli che, trovandosi per il momento libero, se ce ne fosse stata possibilità, avrebbe accettato di lavorare per lui, in uno dei suoi cantieri edili.
Quello, intanto, non levava gli occhi di dosso a mia madre, e gli risponde:
"Certo... vedremo".
A quel tempo, i cellulari ancora non esistevano e, quindi, dovette fornirgli l'indirizzo di dove abitavamo, affinché, se se ne fosse presentata la possibilità, sarebbe passato a chiamarlo.
La moglie, una donna grassa e tronfia, tutta ingioiellata, ci guardava appena, dall'alto della sua superiorità.
Forse, in realtà, invidiava di gran lunga la bellezza e sensualità di mia madre.
Dopo qualche settimana, era di sera, arriva una Mercedes davanti la porta e chiama mio padre per nome; noi per abitudine tenevamo la porta aperta fino a che non si andava a letto; si era d'estate e queste erano le nostre usanze.
Mia madre esce e lui chiede di mio padre; mia madre, per puro spirito di rispetto, lo invita ad entrare in casa.
Mio padre era esageratamente ossequioso e cercava di esser ancor più deferente cercando di offrirgli qualcosa, ma c'era ben poco in casa, al di là di qualche bicchiere di vino.
Lui ...
... si siede al tavolo e gli comunica che può andare a lavorare da lui, anche l'indomani mattina, ma aveva bisogno di alcuni documenti che sarebbe passato a ritirare nei prossimi giorni.
Mio padre quella sera era raggiante; non sapeva più cosa dire per ringraziare, anche mia madre ringraziava, ma lui continuava a non toglierle gli occhi di dosso.
Quella sera aveva un vestitino tipo grembiule, allacciato davanti: risultava visibile un po' di reggiseno, del resto si era nel mese di agosto e faceva un caldo bestiale.
Dopo un paio di giorni, lui passa da casa verso le 10 di mattina, per il ritiro dei documenti. Mia madre, sempre per deferenza, lo fa entrare e gli offre un caffè; io e mia sorella eravamo nel giardino; appena lui entra, entro anch'io; lui, però, mi accarezza la testa e mi dà mille lire, dicendomi:
"Andate a comprarvi il gelato, tu e tua sorella".
Mia madre ci invita a ringraziare ed andare.
Quando siamo tornati, lui non c'era più, ma mia madre aveva un aspetto un po' strano: sembrava inebetita, aveva lo sguardo nel vuoto.
Passano un po' di giorni ed un sabato pomeriggio, lui torna a casa.
C'era mio padre, lui gli porta i soldi della settimana lavorativa e mio padre, al solito, gli riservava modi quasi da venerazione.
Mia madre, invece, non lo guardava, era di spalle a fare il caffè con la moka.
Mia sorella si trovava da nonna, che abitava a circa 500 metri da noi, nelle prime case del Paese.
Io esco e vado nel giardino; lascio lui e mio ...