1. Tutto o nulla


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... non riuscivo ad arrivarci, anche se un’idea in testa ce l’avevo eccome.
    
    ‘Puoi spiegarti meglio?’ – le domandai io, guardingo e sospettoso.
    
    Non ci fu bisogno che lei mi rispondesse, perché mi venne incontro e m’abbracciò stampandomi un bacio in bocca e infilandoci la lingua. Il suo movimento era convulso, infervorato, avvertivo che mi palpava in modo frenetico in ogni luogo del corpo in modo tormentoso e spasmodico. Io rimasi di sasso per quella reazione, ma la contentezza e l’esultanza mi stava interamente inebriando estasiandomi, giacché uno dei miei sogni più folli e più appassionati si era inaspettatamente appena avverato:
    
    ‘Se soltanto tu sapessi, da quanto tempo ambivo e bramavo quest’incantevole istante. Non hai neppure idea di quante seghe mi sono fatto consumandomi le mani pensando a te, bramando un giorno di poterti scopare per bene e infine di sborrati addosso tutto il mio vigore’ – espressi io, fremendo e ribollendo per quel palese desiderio:
    
    ‘Sai una cosa? Io mi sono sempre accorta da come mi squadravi’ – mi spiegò argutamente e brillantemente lei, dopo che m’aveva spinto sul letto.
    
    ‘Per me in quel momento eri coscienziosamente come un marmocchio, appresso un pomeriggio t’ho sbirciato acutamente nel tempo in cui ti svestivi nella vasca, proprio lì, ho visto seriamente che ti eri trasformato in un adulto’.
    
    Senz’aggiungere altro Alba si buttò addosso, scoprì il seno e me lo collocò in bocca. Io lo succhiai con foga, adesso io ero molto più energico ...
    ... e vigoroso di quando lo facevo con Elisa, dal momento che il mio cazzo era diventato durissimo e mi faceva persino male. In poco tempo ci trovammo nudi e intenti a leccarci a vicenda, a un tratto Alba si girò brutalmente e si sedette su di me nella posizione della smorzacandela infilandoselo dentro:
    
    ‘Sei uno stallone di prim’ordine, lo sai questo vero? Sì, dai sbattimi, perché sono la tua zoccola, voglio che m’infili il tuo cazzo come si deve, dopo voglio che mi sborri sulla fica tutto il tuo nettare, perché pure io voglio vedere la scena. Io so che tu ammattisci per la mia pelosissima fica, questo me lo ricordo sai’. Cominciavamo però bene, adesso anche le parolacce e le sconcezze da contorno.
    
    ‘D’ora in poi tu sarai il mio uomo, perché dopo verrai a vivere con me, quando in seguito dovrai frequentare l’università’.
    
    Lei mi ripeteva queste cavolate intanto che mi sbatteva, era una furia scatenata e smodata, in fondo aveva appena quarantatré anni e aveva il fuoco dentro che le ardeva in maniera spropositata.
    
    ‘Sì, molto volentieri, però ne parliamo dopo, adesso continua che sto per sborrare’.
    
    ‘No, un attimo Gilberto, ancora no, aspetta. Devi sbattermi anche nel culo’.
    
    Per tutta la vacanza lei &egrave stata con me, ogni giorno era sempre e senz’eccezione uguale. C’eravamo giustappunto trasferiti in una stanza matrimoniale e lei mi scopava di mattina e di sera, assiduamente, instancabilmente in modo tenace. Per quanto riguardava i suoi propositi e i suoi progetti ...
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