1. Tutto o nulla


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io avevo afferrato e compreso molto bene il motivo del mio categorico allontanamento e dell’inerente estromissione di quell’estate, perché mia madre in ultimo aveva incalzato suggerendomi bonariamente affinché io trascorressi affettuosamente in solitudine la mia personale villeggiatura. Lei affermava, dava per certo e sosteneva a gran voce, che a diciannove anni un ragazzo doveva iniziare a crearsi delle conoscenze e fare delle esperienze da solo stando fuori casa preferibilmente lontano, rimanendo comprensibilmente separato dall’ambiente familiare. La realtà sbrigativa e spiccia era per il semplice fatto che ambedue preferivano tenermi lontano dai loro paraggi, per trascorrere da soli e senza grattacapi di sorta nelle vicinanze un mese in un arcipelago dell’oceano indiano, così come una coppia di beati e spensierati ragazzini. In qualunque modo la faccenda si concludesse a me andava più che bene, per il fatto che m’avevano volontariamente spedito a Baia Sardinia in Sardegna, una località con un panorama peraltro davvero incantevole, circoscritta da massicce alture granitiche ricoperte dalla folta macchia mediterranea e con dei boschi d’olivastri di fronte all’arcipelago della Maddalena in un albergo dei migliori dell’area.
    
    Nelle vicinanze, a poca distanza sorgeva la discoteca ‘Il Ritual’, la più bella, caratteristica e suggestiva discoteca della zona, una specie di fortezza in rovina, faticosamente individuabile in mezzo ai quei massi di granito su cui era stata ...
    ... edificata. La mia, era infatti, la tipica ed esemplare situazione di genitori benestanti e sontuosi, visto che si liberano svincolandosi dei figli, riempiendoli di denaro, convincendoli e incoraggiandoli che sono diventati ormai degli adulti. Non a caso la struttura era affollata per la stragrande prevalenza da numerosi scapoli o fittizi tali, mentitori e simulatori in cerca di gustose, invitanti e piacevoli vicissitudini d’assaporare. Al mio arrivo, invero, i primi giorni di quel rovente mese estivo la località era già affollata di gente, la sala d’attesa era frequentata da un gran numero di persone d’ogni tipo, donne d’ogni età che andavano di qua e di là in costume da bagno, giacché le più avvenenti e piacenti erano seguite di continuo dai corteggiatori alla maniera dei segugi in ricognizione. Il lungo banco dell’accettazione era abbastanza gremito e pertanto dovetti aspettare quasi un’ora prima che qualcuno potesse prestarmi attenzione.
    
    ‘Buongiorno, il mio nome &egrave Gilberto. Dovrebbe esserci una prenotazione a mio nome’ – dissi con tranquillità.
    
    ‘Sì, ecco, molto bene, abbiamo la sua regolare prenotazione già da due mesi. E’ tutto a posto, una camera singola con il bagno’ – mi rispose l’impiegato con un grande sorriso.
    
    I miei genitori avevano elaborato e progettato la loro vacanza impostando e organizzando prima la mia, tra l’altro con largo anticipo. Una volta sistemato io, loro due avevano campo libero, però che sviscerato amore filiale non c’&egrave che ...
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