1. Tutto o nulla


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... dire.
    
    ‘Attenda un momento che adesso le chiamo il facchino per le valigie’ – riprese l’impiegato.
    
    Il mio vano si trovava al piano rialzato del fabbricato, il terrazzo s’affacciava sulla spiaggia e devo dire che il panorama prometteva molto bene le aspettative. C’erano ragazze d’ogni tipo che frequentavano la costa, anche se io non le distinguevo bene dal balcone: io a dire il vero ho sempre avuto una vera attrazione e un’inclinazione intensa per le donne quarantenni, in quanto m’attiravano principalmente e specialmente quelle. Alcune amiche di mia madre, infatti, m’avevano tempo addietro provocato e suscitato fantasie piuttosto oscene, sboccate e triviali, specialmente una chiamata Alba, una vera bomba erotica e assai provocante. Lei sapeva e aveva una profonda cognizione di sé d’aggradare in modo smodato agli uomini, giacché s’accorgeva molto bene quando questi ultimi la esaminavano scandagliandola con estremo desiderio. Molte volte io l’avevo vista provocarli con atteggiamenti e con posture da vera sgualdrina, dato che ancora adesso mi vergogno e ho timore d’ammettere che ogni volta che viene a trovarci m’irrigidisco in tutti i punti del corpo, proprio tutti. Io ero già occupato nel collocare disponendo al meglio gl’indumenti dentro il guardaroba, mentre là di fuori all’ingresso suonarono. In quell’attimo, leggermente incuriosito e intrigato mi domandavo chi potesse realmente essere, giacché l’atto della schedatura era stata più che conforme e regolare e nessuno ...
    ... oltre ai miei genitori era a conoscenza della mia presenza lì nell’albergo. In prima linea si propose una gentildonna della struttura, una donna di servizio molto piacente e provocante, lì in quell’istante, mi venne in mente una strampalata genialità per quella circostanza, ma illudersi e ritenere probabile che fosse quella era peraltro astratta e inattuabile.
    
    ‘La saluto e le auguro il benarrivato signore. Io sono Elisa, l’inserviente di quest’albergo’ – m’informò lei.
    
    ‘Certo, sì, la ringrazio. C’&egrave forse qualcosa che non va?’ – esclamai io lievemente incuriosito.
    
    ‘No, nessun danno. E’ soltanto che poco fa l’ho vista entrare: io sono qua perché mi presento subito ai clienti appena occupano le stanze, questo &egrave tutto’.
    
    A dire il vero pure io l’avevo intravista e considerata, malgrado ciò non avevo badato tanto al suo lineamento.
    
    ‘Ne ha la facoltà e il permesso, mi pare legittimo e opportuno’ – risposi io ridendo a fior di labbra.
    
    ‘Vuole che le presti aiuto nel sistemare gli armadi e i cassetti?’.
    
    ‘Non deve disturbarsi in nessun modo, posso fare correttamente io, la ringrazio del proponimento’.
    
    ‘S’immagini, nessun tipo di disturbo’.
    
    Riferendomi quest’abile asserzione, lei si era accortamente affiancata cominciando sagacemente in brevissimo tempo il suo individuale manufatto, cosicché io m’accomodai sulla seggiola per ammirarla. Sistemò per terra le valige e aprì l’armadio e tutti i cassetti, eppure ogni capo che prendeva lei si metteva in pose ...
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