Tutto o nulla
Data: 28/08/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... prezzo l’avrebbe pagata papà, per questo avevo deciso d’usufruire al massimo dei servizi dell’albergo, cosicché ordinai dei cibi molto proteici, perché dovevo rapidamente rimettermi in forza accumulando le energie indispensabili per accontentare quella vampira affamata. Per una settimana ogni mattina andò avanti così, puntualmente per le undici e mezzo io me la ritrovavo addosso, dato che lei voleva cavalcarmi scopandomi con foga. Un giorno che mi ritrovai molto stanco non m’accorsi che era entrata, mi svegliai con lei che lavorava il mio cazzo con la bocca mentre se lo teneva serrato tra i seni. Quello lì fu il più dolce e il più soave dei miei risvegli, viceversa, quella frigida della nostra domestica non l’avrebbe mai fatto. Lei era una bella donna, ma troppo intransigente e squadrata per i miei gusti, Elisa invece era tutto ciò che un uomo auspicava e desiderava da una cameriera: garanzia, responsabilità e serietà nel lavoro, inoltre bravura, efficienza e maestria nel sesso. Ogni volta che finivamo lei mi spediva fuori per rifare la camera, io non ero ancora sceso per pranzare giù in sala, perché ero perfino troppo fiacco anche per utilizzare l’ascensore.
Una mattina, inaspettatamente, lei mi venne a informare che doveva partire per le ferie e che per tutto il mese di settembre non ci saremmo più rivisti. In quell’occasione ci accomiatammo, eppure in quella circostanza io l’agguantai con tutta la foga e la veemenza di cui disponevo. Pensavo che avessi finito con il ...
... divertirmi, per cui decisi di dare la precedenza alla discoteca per cercare di rimorchiare qualche piccola maialina, malgrado ciò nonostante la mia serrata perseveranza per diversi giorni m’andò piuttosto fiacca, riscuotendo solamente qualche esiguo e sfibrato sfioramento seduto sopra i sofà affollati all’interno dei ritrovi serali del litorale, ma malauguratamente niente di più. La donna di servizio che sostituiva Elisa era una signora molto più assennata e giudiziosa, io auspicavo che non mi notasse per nulla. Una mattina, mentre mi preparavo per scendere al litorale per incontrarmi con alcuni ragazzi che avevo conosciuto ebbi una sorpresa, bussarono alla porta, per un momento pensai che Elisa fosse tornata, ma quando aprii la porta per poco non stramazzai per terra dall’atterrimento per quella splendida visione, perché Alba, l’amica di mia madre adesso era lì davanti a me:
‘Gilberto, mio prediletto tesoro, mia preziosa ricchezza’ – esclamo lei svisceratamente in modo appassionato abbracciandomi e baciandomi.
‘Alba, io non posso ancora crederci. Che cosa ci fai esattamente qui?’ – chiesi io frastornato e sbalordito per quella singolare e sorprendente apparizione:
‘Io sono venuta qui per raggiungerti naturalmente. Sai una cosa? E’ stata a dire il vero tua madre a riferirmi dove di preciso ti trovavi’.
Io non capivo né mi spiegavo tutto ciò, e perché mia madre le avesse riferito suggerendole infine dov’ero alloggiato. E poi, perché lei m’aveva voluto raggiungere? Io ...