Il buco nella cabina
Data: 10/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: RaccontiSparsi, Fonte: Annunci69
... schienale, «Zitto! Tu pensa solo a godere».
In quel momento la sua figa si contrasse attorno al mio cazzo. Era venuta. Aveva raggiunto l’orgasmo nella consapevolezza di star tradendo il suo ragazzo proprio di fronte a lui. Quasi dicendoglielo in faccia.
Mi puntellai meglio alle pareti della mia cabina e cominciai a fare affondi più lunghi entrando sempre più in profondità. Il mio cazzo era fradicio dei suoi umori e attorno alla base si era formato una anello di pastella bianca.
Piantai le unghie contro il legno. Fissavo il suo culo poggiato alla parete. La rosetta del suo ano stretta tra le natiche sode. Quanto avrei voluto sfondare quella parete per afferrala e cavalcarla in faccia al suo cornuto.
Fosse stata la mia donna l’avrei scopata così tutte le notti, l’avrei fatta godere fino alla pazzia e non avrei mai permesso che nessuno dei suoi buchi potesse rimanere così stretto e inviolato.
Il pensiero mi portò all’orgasmo. Affondai il mio cazzo fino alla radice, molto più in profondità di quanto il cazzetto del suo ragazzo sarebbe mai potuto arrivare. La sborra attraversò l’asta erompendo nel suo ventre. La sua fica si contrasse, strizzando il mio cazzo come famelica di sperma. Per dieci secondi buoni potenti schizzi di caldo seme si riversarono nella sua figa, a sua volta scossa da un altro ...
... orgasmo, finché non rimasi prosciugato e tremante.
Mi sfilai abbandonando il calore della sua fica. Uscii piano per evitare che lo sperma fuoriuscisse e la sgamasse, e ritappai il buco.
Con un ultimo gemito smise di succhiare il cazzetto del suo ragazzo.
«Beh, non sono mica venuto?» disse lui.
«Col pompino che ti ho fatto un altro avrebbe già sborrato cinque volte» disse lei, «Mi sono stancata di succhiartelo. Andiamo a fare il bagno!».
I ragazzi uscirono dalla cabina. Io ripresi il cellulare, aspettai un attimo, e me ne uscii anche io.
La ragazza era corsa a tuffarsi in mare, mentre il suo adone la raggiungeva flemmatico.
Mi sembrò incredibile che un angelo come lei fosse una pompinara così meravigliosa e disposta a farsi scopare dal cazzo di uno sconosciuto e riempire senza troppi problemi.
Non la rividi mai più, ma ogni tanto riguardo il video che le ho fatto. Ripenso alle sue tette sode, alle sue labbra stupende, alla sua figa vogliosa. Mi sego immaginando di poterla fottere senza la parete godendo appieno del suo corpo, dei suoi dolci umori e in particolare del culetto roseo, il cui buchetto era l'unica cosa, di quel gran pezzo di fica, che il mio cazzo non era riuscito a violare.
Libera rielaborazione del racconto “Il buco nella capanna” scritto per storieporno.com da “TONY”.