Il buco nella cabina
Data: 10/03/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: RaccontiSparsi, Fonte: Annunci69
... sufficiente.
Entrai nella cabina facendo meno rumore possibile, presi il cellulare, lo impostai sulla telecamera frontale e lo infilai nella fessura che avevo creato facendo sì che sporgesse appena dall’altra parte. Lo schermo del cellulare inquadrava i due ragazzi e una buona parte della cabina. Feci partire la registrazione.
Subito i due ragazzi si spogliarono e cominciarono a pomiciare. Le mani del ragazzo le accarezzarono la schiena e arrivarono al suo culo. Le afferrò le natiche a piene mani e le massaggio con forza. Infilò le dita nel solco tra i glutei e scivolò fino a immergerle tra le sue gambe. Poi si inginocchiò e sprofondò la faccia tra le cosce di lei.
La ragazza si puntellò alle pareti. Ansimava e cominciò a muovere il bacino per accompagnare i movimenti del suo ganzo. A un certo punto afferrò la criniera bionda del suo ragazzo e prese a incitarlo finché un lungo, «Sì!» annunciò che molto probabilmente era venuta.
Il ragazzo si rimise in piedi e lei gli calò il costume portando alla luce un cazzetto un po’ ridicolo per il fisico di quell’adone. Fece sedere il ragazzo sulla sedia della cabina e si chinò in avanti, facendo sparire il suo sesso sotto la chioma mora. Con il culo poggiato contro la parete opposta, piegata così a novanta, cominciò a succhiare con una foga che ben conoscevo. Nel contempo notai come allargasse sempre più le gambe, finché il suo culo non fu all’altezza del vecchio buco nella parete.
Non mi capacitai del fatto che ...
... fossero davvero quelle le sue intenzioni e mi precipitai a stappare il foro. La sua figa era in precisa corrispondenza col buco, neanche lo avesse programmato. Le infilai un dito nella figa e apprezzai come fosse bella fradicia.
Ora che le dimensioni del foro lo permettevano mi avvicinai con la bocca e cominciai a leccargliela. Dovette apprezzarlo davvero molto perché, dall’altra parte cominciò a mugugnare mentre continuava a succhiarlo al suo tipo.
Non andai avanti a lungo, mi tirai in piedi e afferrai il mio cazzo, più duro che mai. Infilai la mia cappella umida tra le sue labbra e in un attimo le sprofondai dentro. La sua figa era strettissima, ma così fradicia che quasi non opponeva attrito. Preso da una frenesia erotica cominciai a muovermi con affondi brevi e rapidi. Fissavo lo schermo del cellulare, dove potevo ammirarla a novanta intenta nel continuare il pompino al ragazzo, ma ogni tanto il suo culo si staccava dalla parete e potevo apprezzare la vista del mio cazzo che sprofondava dentro quello splendido angelo.
I suoi mugugni divennero dei veri e propri gemiti.
«Non ti avevo mai vista godere così tanto nel farmi un pompino», disse il ragazzo.
«Oggi mi sento particolarmente troia» disse lei, «mi sto immaginando che il tuo cazzetto sia una cazzone che mi stantuffa la figa e la allarga come non mai!»
Il ragazzo si chinò in avanti e le afferrò le tettone penzolanti, «Mi piace quando fai la troia!».
Lei lo allontano con una mano e lo schiacciò contro lo ...